LA BUFERA
CONEGLIANO Artigiani della Sinistra Piave contro il caro bollette dei

Sabato 20 Aprile 2019
LA BUFERA CONEGLIANO Artigiani della Sinistra Piave contro il caro bollette dei
LA BUFERA
CONEGLIANO Artigiani della Sinistra Piave contro il caro bollette dei rifiuti. Le associazioni della piccola impresa, compatte, denunciano i rincari per le utenze non domestiche servite da Savno: a generare la protesta soprattutto il fatto che gli aumenti, secondo i rappresentanti della categoria, siano basati semplicemente sulla metratura delle ditte interessate, indipendentemente dalla quantità di immondizia prodotta. E per questo si appellano agli amministratori comunali, presenti e futuri, vista l'imminenza delle elezioni in diversi municipi interessati.
L'APPELLO
Confartigianato in particolare i suoi mandamenti di Conegliano, Vittorio Veneto e Oderzo -, Cna e Casartigiani hanno diffuso una nota congiunta per sottolineare il «disappunto e la grande insoddisfazione» da parte delle aziende del settore per la vicenda. Degli aumenti, spiegano loro stesse, le organizzazioni sono state informate durante un incontro con Savno, la settimana scorsa, nell'ambito del tavolo di lavoro già da tempo istituito con i mondo economico locale. In quell'occasione Giacomo De Luca, presidente della società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in 44 comuni dell'area, ha illustrato gli esiti della delibera assunta dal Consiglio di bacino il 29 marzo precedente. In particolare, a sconcertare i rappresentanti delle organizzazioni è stata la comunicazione che, per l'anno in corso, le tariffe per le utenze non domestiche sono destinate a salire dell'1,3 per cento.
I RINCARI
E ad essere maggiormente colpito sarebbe proprio l'artigianato: «Si tratta di una decisione che non tiene conto di quanto già pagano le imprese per il servizio ribadisce la nota - . Gli aumenti della tariffa non-domestica, in relazione alla superficie, variano da più 12,50 a più 5,56 per cento per le superfici fino a 750 metri quadrati , proprie delle attività artigiane».
Proprio il criterio legato all'estensione è la principale ragione della contrarietà espressa dalle tre associazioni imprenditoriali: «Si è andati contro il principio che da sempre le stesse associazioni invitano a rispettare ovvero che si deve pagare in virtù del rifiuto prodotto, e quindi secondo la logica del chi più inquina, più paga'. Così facendo non si tratta più di una tariffa ma di una tassa, concetto che le Associazioni dell'artigianato avevano già ben evidenziato nei precedenti incontri e che Savno aveva promesso di correggere nel tempo».
Da qui la richiesta ai sindaci e quanti guideranno le amministrazioni comunali dopo le elezioni «affinché facciano propria la questione impegnandosi, sin dalla prossima assemblea del Consorzio di bacino Sinistra Piave a riequilibrare le tariffe».
Mattia Zanardo
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