La bella Camille che esalta Il Pensiero

Venerdì 23 Febbraio 2018
IL PERCORSO
TREVISO La prima opera della mostra è il ritratto di Auguste Rodin. Autrice Camille Claudel, la giovane scultrice con cui il celebre maestro ebbe una tormentata storia d'amore, lunga dieci anni. Il volto è il punto di partenza per un viaggio «squisitamente cronologico» spiega Marco Goldin che vede subito presentata la riduzione de L'uomo dal naso rotto. E' il 1865 e con quest'opera Rodin si presenta agli accademici del Salon. Il risultato? Bocciatura completa. Attraversando la sala si ammirano i corpi di Adamo ed Eva, «lui michelangiolesco, lei un po' alla Masaccio Cappella Brancacci». Sulla parete il terzo bozzetto de La porta dell'Inferno. La seconda sala è dominata dal San Giovanni Battista nella grande versione in gesso e dalla prima maquette del monumento dei Borghesi di Calais (nel chiostro piccolo una delle figure monumentali della scultura, quella di Jean D'aire). La discesa è al cuore della mostra. Sala Ipogea Giovanni Barbisan e poker di capolavori. Ad iniziare dal Bacio, che porta a Treviso l'amore eterno tra Paolo e Francesca ed è l'immagine simbolo della mostra. Per passare alla statua monumentale del Pensatore, uno dei capolavori della scultura di tutti i tempi. L'opera più amata di Marco Goldin è Il pensiero, il ritratto di Camille Claudel realizzato da Rodin tra il 1893 e il 1895. «Qui - indica Goldin- il maestro blocca lo sbozzatore. Forse aveva deciso di arrivare al colletto del vestito, ma quando vede questa posizione con il mento quasi inserito nella materia, Rodin decide che l'opera è conclusa». Oltre alle opere su carta, in mostra trovano spazio anche due capolavori come Le reti da pesca a Pourville di Claude Monet e Il pensatore di Monet nel parco del dottor Linde a Lubecca di Munch collocato proprio di fronte al Pensatore di Rodin. (E)F
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