L'Usl dai privati: giù le liste d'attesa

Mercoledì 17 Luglio 2019
L'Usl dai privati: giù le liste d'attesa
LA SANITA'
TREVISO Liste d'attesa troppo lunghe per visite ed esami di controllo: l'Usl della Marca ora chiede aiuto ai privati per riuscire a rispettare i tempi. L'azienda sanitaria ha stanziato 600mila euro per acquistare prestazioni aggiuntive dall'ospedale San Camillo di Treviso e dalla casa di cura Giovanni XXIII di Monastier. Verranno indirizzati qui i pazienti che devono sottoporsi ad accertamenti di controllo.
LE TABELLE
Le tabelle regionali dicono che devono essere effettuati entro 180 giorni. L'Usl, però, sfora tale limite: oggi i pazienti aspettano anche più di sei mesi per una visita del genere. Così ha deciso di correre ai ripari aumentando l'attività erogata dai privati in convenzione. L'obiettivo è sfoltire le liste d'attesa in particolare per le visite oculistiche, dermatologiche e cardiologiche. A queste si aggiungono le risonanze magnetiche. Senza una mano dall'esterno, non se ne verrebbe a capo. «Abbiamo acquisito prestazioni aggiuntive fino alla fine dell'anno. In questo modo saremo in grado di rientrare tornando a rispettare il limite di 180 giorni per le visite di controllo spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale ad oggi le difficoltà maggiori riguardano le visite dermatologiche: non troviamo specialisti in dermatologia. Pure per quanto riguarda le visite oculistiche stiamo facendo un po' di fatica. Anche perché non possiamo chiedere prestazioni aggiuntive ai nostri oculisti». E poi c'è il grande nodo della radiologia, il settore con il più elevato numero di richieste. Nelle scorse settimane l'Usl aveva messo una toppa noleggiando una risonanza mobile, sistemata a bordo di un camion nello spazio interno del Ca' Foncello. Adesso ci si appoggerà di più al San Camillo e alla Giovanni XXIII.
IL BUDGET
Il budget aggiuntivo è diviso in modo equo: 300mila euro per l'ospedale in zona porta San Tomaso e altrettanti per la casa di cura di Monastier. Il primo garantirà da qui alla fine dell'anno visite di controllo per specialità come dermatologia, oculistica e cardiologia. Più le risonanze. La seconda si farà carico in particolare di visite di controllo oculistiche e cardiologiche. E anche qui verranno effettuate delle risonanze magnetiche. Per portare a termine l'operazione di rientro dei tempi di attesa, l'Usl ha appena timbrato la distribuzione del 25% del budget annuo assegnato all'ospedale San Camillo, complessivamente pari a quasi 11,9 milioni di euro. Dal documento sottoscritto dallo stesso Benazzi e da suor Lancy Ezhupara, direttrice amministrativa della struttura privata, si apprende che la quota del budget annuo, pari a circa 3 milioni di euro, è stata assegnata ai fini della riduzione dei tempi di attesa per i residenti nel territorio dell'Usl della Marca. Nel dettaglio, circa 1,8 milioni serviranno per rispondere alle necessità del pazienti che verranno inviati dal pronto soccorso all'area medica del San Camillo: «Due al giorno dal lunedì alla domenica, con incremento a tre il lunedì, mercoledì e sabato, compatibilmente con la disponibilità della struttura».
GLI INTERVENTI
Quasi 300mila euro sono destinati agli interventi chirurgici eseguiti al San Camillo per i tumori al seno. E i rimanenti 890mila euro serviranno per la riabilitazione, anche neurologica. Nel complesso l'operazione consentirà di tornare a rispettare i tempi di attesa anche per le visite di controllo. E' praticamente l'unico aspetto da sistemare. Quasi tutte le prestazioni sanitarie erogate dall'Usl, sia visite che esami, vengono infatti effettuate entro i tempi dettati dalla Regione. Nei primi tre mesi di quest'anno sono state eseguite in regime pubblico, solo con il pagamento del ticket, circa 62mila prestazioni con priorità A, B e C: entro 10 giorni, entro 30 o 60 ed entro 90 giorni. E nel 98,7% dei casi la tabella di marcia è stata rispettata appieno. Cioè non c'è stato alcun ritardo. A certificarlo sono le tabelle delle cosiddette prestazioni traccianti: quelle che vengono analizzate con cadenza settimanale per assicurare ai cittadini una risposta puntuale. Non è un caso. Guardando alle oltre 233mila prestazioni erogate l'anno scorso si scopre che il 98,8 per cento è stato eseguito rispettando i tempi. L'andamento è confermato. Ora manca l'ultimo passo: regolare al meglio anche le visite di controllo da fare entro 180 giorni.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci