L'Usl: 62mila visite, zero ritardi

Venerdì 24 Maggio 2019
L'Usl: 62mila visite, zero ritardi
LA SANITA'
TREVISO Praticamente tutte le prestazioni sanitarie erogate dall'Usl della Marca, sia visite che esami, vengono effettuate entro i tempi d'attesa dettati dalla Regione. Nei primi tre mesi di quest'anno sono state eseguite in regime pubblico, solo con il pagamento del ticket, quasi 62mila prestazioni con priorità A, B e C: entro 10 giorni, entro 30 o 60 ed entro 180 giorni. E nel 98,7 per cento dei casi la tabella di marcia è stata rispettata appieno. Ciò vuol dire che non c'è stato alcun ritardo.
LE TABELLE
A certificarlo sono le tabelle delle cosiddette prestazioni traccianti. Sono quelle che vengono analizzate con cadenza settimanale per assicurare ai cittadini una risposta puntuale. Non è un caso. Guardando alle oltre 233mila prestazioni erogate l'anno scorso si scopre che il 98,8 per cento è stato eseguito rispettando i tempi. L'andamento è confermato. «Il nostro quadro dei tempi d'attesa è positivo spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale la Regione prevede che i tempi vengano rispettati almeno nel 95 per cento dei casi. E a parte qualche piccola eccezione, su cui stiamo già lavorando, non abbiamo difficoltà». Anzi, ci sono vere e proprie punte di eccellenza. Per le prestazioni di Neurochirurgia da eseguire entro dieci giorni non c'è stato nemmeno un ritardo. Stesso discorso per Pneumologia. Per quanto riguarda la Cardiologia si è al 99,8 per cento. Stessa percentuale per l'Oculistica. Nel settore di Ostetricia e ginecologia si è al 99,7 per cento. E così via. Tutto questo nonostante la metà dei pazienti rifiuti il primo appuntamento libero. Un dato che fa riflettere.
GLI APPUNTAMENTI
Prendendo il settore della Cardiologia, per fare un esempio, oltre il 50% dei 1.674 pazienti che avevano bisogno di una visita urgente, esattamente 956, hanno respinto il primo appuntamento che è stato offerto loro. Le ragioni possono essere parecchie: perché la struttura indicata è considerata troppo lontana, anche se all'interno del territorio delle vecchie Usl, perché per una sorta di tradizione ci si fida più di un ospedale che non di un altro e via dicendo. In questi casi i tempi entro cui deve essere effettuata la prestazione si allungano. Dopo un primo rifiuto, le visite con priorità A devono essere eseguite entro 20 giorni e la B passa da 30 a 60. Può sembrare strano che così tante persone che necessitano di un intervento in pochi giorni scelgano di rimandare. Ma tant'è. Nonostante questo, appunto, l'Usl della Marca per la Cardiologia ha garantito una risposta nel pieno rispetto dei tempi d'attesa al 99,8 per cento dei pazienti. Se non è un record, ci manca davvero poco. «In tutto ciò va anche fatta una riflessione sulle priorità sottolinea il direttore generale se una persona che dovrebbe fare una visita entro dieci giorni si rende disponibile dopo venti giorni o dopo un mese, vuol dire evidentemente che la priorità che era stata indicata non era appropriata».
SOGLIE RISPETTATE
Nel trevigiano sono pochi i settori in cui non si raggiunge il limite del 95 per cento per quanto riguarda il rispetto dei tempi d'attesa. In particolare in Dermatologia si è all'80,6% (per il primo appuntamento) per le prestazioni da erogare nel giro di 30 o 60 giorni. Nella Diagnostica per immagini si arriva al 90,5 per cento (sempre primo appuntamento). In Oculistica si è all'89,4% per le prestazioni da eseguire entro 180 giorni. E in Neurologia si arriva al 93,7 per cento per le prestazioni da fare entro 30 o 60 giorni (sempre come primo appuntamento). «Per quanto riguarda questi settori abbiamo già approntato dei correttivi conclude Benazzi in modo da far rientrare nel rispetto dei tempi d'attesa tutte le aree, comprese quelle in cui oggi si evidenzia una lieve criticità».
Mauro Favaro
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