L'operaio: «Ero a Vo'» tutti i colleghi a casa

Martedì 25 Febbraio 2020
IL PROVVEDIMENTO
CASTELLO DI GODEGO Hanno potuto tirare un sospiro di solo in tarda serata, quando l'usl ha inviato l'esito del tampone, risultato negativo al Coronavirus. Ma l'allerta è stata tale che alla Breton spa di Castello di Godego si è profilata l'ipotesi chiusura: verso mezzogiorno, non a caso, tutti i dipendenti sono stati mandati a casa. Un operaio ieri mattina, manifestati i classici sintomi dell'influenza, ha comunicato all'azienda che lo scorso 14 febbraio, per San Valentino, era stato a Vo' Euganeo, epicentro veneto del Covid19. Aveva trascorso una serata con la fidanzata, al ristorante. Il protocollo sanitario è stato immediatamente attivato e, in via precauzionale, ai dipendenti è stato detto di tornare a casa. Una decisione di certo drastica, ma del tutto in linea con le disposizioni regionali che hanno portato alla chiusura di scuole e università oltre a importanti limitazioni nelle manifestazioni che prevedono situazioni di potenziale sovraffollamento. La Breton, azienda leader nella produzione di macchinari che lavorano il marmo, si è trovata così nella spigolosa situazione di dover limitare, la prima nel Trevigiano, la propria attività a causa dell'epidemia da Coronavirus.
L'AZIENDA
Le voci su quanto stava accadendo alla Breton, ieri pomeriggio, sono state chiarite dalla stessa azienda nel tardo pomeriggio con un comunicato ufficiale. «La direzione aziendale di Breton Spa, riunitasi sabato 22 febbraio e lunedì 24 in mattinata - si legge nella nota -, ha valutato le misure da adottare in questa situazione di emergenza che ha portato alla chiusure delle scuole e alla sospensione di tutte le manifestazioni fino al 1 marzo in tutto il Veneto. Breton ha deciso come misura precauzionale di operare con personale ridotto per due giorni negli stabilimenti di Castello di Godego e Campiglia dei Berici». Poi la direzione ha voluto sottolineare che «al momento non risulta nessuna evidenza di dipendenti contagiati dal Coronavirus. Breton ha messo in atto tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza del personale. In questo momento si invita ad evitare ogni allarmismo; l'azienda continua a mantenere alta la guardia». La buona notizia è arrivata un paio d'ore più tardi, quando dai laboratori è arrivato l'esito del tampone eseguito sull'operaio, risultato negativo. Per l'uomo, in ogni caso, era stato subito disposto l'isolamento domiciliare: le sue condizioni erano infatti buone non presentava sintomatologie gravi. Ciò che comprensibilmente aveva messo tutti in allarme era stato il suo contatto con la comunità di Vo' Euganeo, da ieri mattina isolata dal resto del mondo proprio a causa del Coronavirus. «Abbiamo seguito con attenzione la situazione - ha detto il sindaco di Castello di Godego Diego Parisotto -, rimanendo in costante contatto con l'azienda, che ha mantenuto sin dal principio un atteggiamento e un approccio che condividiamo al cento per cento».
RICOVERATA
Quello dell'operaio della Breton non è stato l'unico caso seguito con attenzione nella giornata di ieri dall'Usl. Anzi. Una donna residente nell'hinterland trevigiano è stata ricoverata nel reparto di Malattie Infettive e trattenuta in osservazione. «Sono stata a Vo' Euganeo nelle scorse due settimane» ha spiegato la paziente destando ovviamente grandi preoccupazioni da parte del personale medico e della direzione sanitaria. Per fortuna, come nel caso del dipendente dell'azienda di Castello di Godego, si trattava di un falso allarme: anche nel suo caso il tampone è risultato a tutti gli effetti negativo. Nessuna traccia del Covid19.
Gabriele Zanchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci