L'INTERVENTO
TREVISO Lo hanno accerchiato in quattro, facendogli saltare gli

Giovedì 18 Aprile 2019
L'INTERVENTO
TREVISO Lo hanno accerchiato in quattro, facendogli saltare gli occhiali dal viso con un ceffone e puntandogli al collo i cocci di una bottiglia di vetro. Lui però ha approfittato di un momento di distrazione del branco, si è alzato dalla panchina sulla quale era seduto ed è scappato verso la Riviera. È qui che martedì sera, verso le 19, una donna ha notato il 35enne mentre veniva inseguito da due giovani che ancora brandivano i cocci della bottiglia, cercando di raggiungerlo e colpirlo. Scattata la chiamata al 113, in Riviera Garibaldi si sono precipitate a sirene spiegate due pattuglie delle volanti. Gli agenti hanno bloccato i due inseguitori ma subito dopo sono stati raggiunti dagli due altri complici, che si sono scagliati contro gli agenti aggredendoli a calci e pugni. I poliziotti hanno dovuto utilizzare anche lo spray al peperoncino per bloccare la furia dei quattro giovani, per tre dei quali, i più violenti, è scattato l'arresto per resistenza, minacce e violenza.
LE INTIMIDAZIONI
La vittima conosceva alcuni del branco, tra cui spiccano I.B., un 25enne di origini brasiliani già colpito da un foglio di via da Treviso e A.S., ventenne bengalese, arrestato poche settimane fa dalle volanti per un furto in abitazione. Il 35enne trevigiano si trovava seduto su una panchina di fronte al Sile quando i quattro hanno cominciato a infastidirlo e a minacciarlo. Avevano già avuto un precedente dissidio, ma in questo caso le intimidazioni nei suoi confronti sono state decisamente più pesanti. Finchè, dopo avergli strappato di dosso gli occhiali, uno dei quattro ha afferrato il collo di una bottiglia di birra e l'ha spaccata contro un palo della luce. Poi ha rivolto i cocci contro il giovane, proseguendo con le minacce. È a quel punto che la vittima, non potendosi difendersi contro quattro persone, è scattato verso la Riviera, dove pochi minuti dopo sono arrivati i poliziotti.
LA DROGA
Gli agenti hanno raggiunto i due inseguitore che si erano messi alle costole del giovane, ma sono stati affiancati poco dopo dal resto del gruppo. I quattro si sono quindi scagliati contro gli operatori, minacciandoli e colpendoli a calci e pugni. I poliziotti hanno dovuto utilizzare lo spray al peperoncino per riportare i quattro alla calma. Dopodiché uno di loro ha cercato di liberarsi di un bilancino di precisione e di 5 grammi di marijuana, che ha lanciato nel fiume. Sperava di averla fatta franca, ma è stato immediatamente scoperto.
LE MANETTE
I quattro ragazzi sono quindi stati accompagnati in questura dove sono proseguiti gli accertamenti per tutta la serata. Il 25enne italobrasiliano I.B. è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacente mentre il ventenne bengalese A.S. e un trentenne guineano, C.A., sono finiti in manette per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e violenza privata. L'unico ad evitare l'arresto è stato I.R., italiano di origini brasiliane già noto alle forze dell'ordine per alcune segnalazioni in materia di stupefacenti. Nei suoi confronti è scattato una denuncia a piede libero. In libertà, ieri mattina, sono tornati anche i suoi tre amici. Dopo la convalida in tribunale i loro avvocati hanno chiesto termine a difesa e il processo è stato rinviato.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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