L'INIZIATIVA
TREVISO Sono quasi 500 i bambini nati in anticipo rispetto al termine

Martedì 20 Novembre 2018
L'INIZIATIVA
TREVISO Sono quasi 500 i bambini nati in anticipo rispetto al termine della gravidanza che ogni anno vengono accolti e accuditi negli ospedali della Marca. Arrivano da tutto il trevigiano, ma anche dalla provincia di Belluno e da una parte di quella di Venezia. La maggior parte dei prematuri nasce tra la 32esima e la 36esima settimana di gestazione. L'1 per cento viene alla luce addirittura prime delle 32 settimane. A volte non pesano nemmeno un chilogrammo, vengono intubati e assistiti a livello respiratorio con macchine sofisticate, studiate per limitare i danni della ventilazione meccanica su polmoni ancora in via di evoluzione.
LA GIORNATA MONDIALE
Sono numeri importanti quelli registrati dalle unità di Patologie neonatale degli ospedali dell'Usl della Marca che nello scorso fine settimana si sono colorate di viola in occasione della Giornata mondiale della prematurità. «In tutto il mondo la prematurità è in assoluto la prima causa di mortalità nei bambini nel primo mese di vita e una causa significativa di esiti cronici spiega Paola Lago, direttore della Neonatologia e della Terapia intensiva neonatale del Ca' Foncello le cause della nascita pretermine sono legate a condizioni materne, come età materna estrema, infezioni, malattia cronica materna pre-gravidica, fattori nutrizionali, stili di vita non sani, patologie della gravidanza e così via, oppure a condizioni fetali, come scarsa crescita, gemellarità o cause genetiche».
LA SOPRAVVIVENZA
«Ad oggi sopravvive circa il 93% dei bambini nati sotto il 1.500 grammi di peso aggiunge che vengono seguiti nei primi anni di vita attraverso una serie di controlli specifici per permettere una crescita armonica e capace di esprimere tutte le potenzialità». L'Italia è all'avanguardia. E Treviso in particolare. Basti pensare che le linee guida internazionali prevedono che i bambini sotto i 400 grammi non vengano rianimati. «Qui diamo una possibilità a tutti» sottolinea Lago. L'Usl ha anche invitato i genitori di bambini nati prematuramente a raccontare la loro storia attraverso il sito internet dell'Asl. Ogni racconto sarà poi condiviso su Facebook e le foto dei piccoli andranno a comporre un poster nelle Ostetricie.
Mauro Favaro
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