L'INCONTRO
TREVISO «L'ultimo comitato si è svolto a marzo 2018. Avevamo

Mercoledì 13 Novembre 2019
L'INCONTRO
TREVISO «L'ultimo comitato si è svolto a marzo 2018. Avevamo richiesto indagini approfondite su suolo e acqua oltre che analisi epidemiologiche a largo spettro. Mi aspetto che tutti gli attori del tavolo arrivino con i compiti che erano stati assegnati. Ho voluto attendere il post Unesco proprio per lavorare sulle nuove prescrizioni del sito. I comitati hanno un'ottima funzione di pungolo per il mondo economico: devono però evitare di irrigidirsi sennò nessuno ottiene lo scopo che si è prefissato». Maria Rosaria Lagana è consapevole delle criticità che emergeranno venerdì al tavolo su Prosecco e sostenibilità. La quinta convocazione plenaria in Prefettura, che coinvolge tutti gli attori del mondo agricolo, dai Consorzi all'Usl ai sindaci, ai produttori ai comitati civici, arriva a circa 10 mesi dall'ultimo incontro. «Il riconoscimento ha fatto da spartiacque -riprende il prefetto - sia sotto il profilo normativo sia sotto quello della consapevolezza sulla necessità di difendere il territorio».
GLI INTERROGATIVI
Ad anticipare l'incontro una nota di Pan Italia. «Dall'ultima convocazione prefettizia (la quarta) del 2 marzo 2018, alla quale siamo stati invitati, non si è risolto il conflitto fra abitanti residenti e Istituzioni per l'inerzia a produrre cambiamenti reali nelle regolamentazioni dei processi viticoli, nelle indagini epidemiologiche e nelle valutazioni dei costi esterni a tutela della salute degli abitanti e dei fattori ambientali (aria, acqua, cibo, suolo ed ecosistemi)» scrive il presidente Gianluigi Salvador. Ma il Prefetto sottolinea invece di aver richiesto ad Arpav indagini epidemiologiche specifiche che si aspetta di visionare al tavolo di venerdì. «Dieci mesi sono un lasso di tempo sufficiente per procedere agli approfondimenti richiesti». Il Comitato chiede poi che nelle Linee Guida regionali sull'utilizzo dei pesticidi e nei Regolamenti di polizia rurale comunali sia inserito, assieme all'esistente processo di coltivazione convenzionale, il processo di coltivazione biologica. «Se i regolamenti comunali non assicureranno al processo biologico la stessa dignità del processo convenzionale assai incentivato, non sarà possibile liberare l'agricoltura biologica dalla marginalità in cui è confinata» spiega il comitato sottolineando come attualmente questa pratica sia presente in poco più del 2% di superficie coltivata sia nella DOCG prosecco che nel Veneto.
LA VOLONTÀ
«Abbiamo discusso anche di questo nelle sessioni precedenti -commenta Laganà- sia i produttori sia i consorzi ci hanno risposto che la via al biologico è ormai tracciata, ma che la trasformazione richiede tempi più lunghi dell'immediato. Mi è parso di intendere che però anche su questo punto ci sia grande voglia di spingere da parte dei produttori». Sulle nuove responsabilità che l'iscrizione Unesco c'è una visione consonante. «Tutti sono consapevoli del fatto che essere sito Unesco è un'ulteriore grande responsabilità anche sotto il profilo produttivo. Ai comitati dico anche però che non possiamo vagheggiare un'agricoltura bucolica che oggi è antistorica».
LE RACCOMANDAZIONI
Salvador sottolinea come sino ad ora «non si sia adeguatamente stimato che la certificazione è avvenuta con la corposa appendice di ben 15 pesanti raccomandazioni della Commissione Icomos International sulle procedure di controllo e gestione dei pesticidi». I comitati chiedono come e da chi sarà controllata la progressione e il completamento dei progetti relativi alle raccomandazioni dell'Unesco. «Venerdì saremo insieme per dire se questo tavolo ha senso che prosegua- conclude il prefetto- L'obiettivo dichiarato è far dialogare gli opposti soggetti e gli opposti interessi e preoccupazioni. Mi aspetto di avere interlocutori e che mi diano conto dei passi avanti fatti. Da parte mia sono pronta ad accogliere nuove richieste. Ritengo che l'azione dei comitati sia molto importante. Mi aspetto però che dimostrino anche il desiderio di collaborazione».
Elena Filini
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