L'INCIDENTE
TREVISO «Sì, c'ero io al volante dell'auto che ha investito

Lunedì 11 Novembre 2019
L'INCIDENTE
TREVISO «Sì, c'ero io al volante dell'auto che ha investito e ucciso quella povera donna, sabato, a Castelfranco. Non mi sono fermato perchè non mi sono accorto di nulla. Ho arrestato la mia auto 300 metri dopo per controllare il fanale, che era rotto. Ma pensavo che dei ragazzini mi avessero tirato un sasso. Poi, ieri mattina, ho visto le notizie internet e ho collegato che a quell'ora e in quel posto io stavo transitando con la mia auto». È quanto avrebbe detto M.R. il 38enne di Castelfranco che si è presentato spontaneamente, accompagnato dal proprio avvocato, il legale Aldo Pardo, al comando della Polizia Stradale di Treviso per ammettere le proprie responsabilità.
LE RESPONSABILITA'
Il 38enne si è dichiarato responsabile dell'investimento che ha causato la morte di Graziella Geremia, 74enne di Rossano Veneto, e il ferimento della figlia Marta Brunello, 42 anni. E lo ha fatto quando ormai il cerchio si stava stringendo attorno a lui. L'indagine portata avanti dagli agenti della Polizia Stradale era quasi conclusa. Preziose le testimonianze, tra le quali quella fornita dall'automobilista che era stato superato sabato sera, in via Dei Carpani, dall'auto pirata. Si era fermato dopo l'incidente per prestare soccorso alle due donne. E aveva fornito i primi tasselli dell'indagine. Inoltre, sulla strada erano rimasti numerosi pezzi dell'auto che era fuggita: il paraurti anteriore, un fanale e lo specchietto laterale. In più, le telecamere della zona avrebbero completato il quadro. M.R. ha chiuso il cerchio prima che gli organi di Polizia arrivassero a lui, presentandosi spontaneamente e ammettendo le proprie responsabilità. È stato denunciato e dovrà rispondere di omicidio stradale a cui è seguita la fuga. reati che prevedono pene non inferiori ai 5 anni di reclusione oltre alla revoca della patente di guida. La Fiat Punto è stata sottoposta a sequestro ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria, insieme ai frammenti rinvenuti nel luogo dell'incidente. È quanto aveva chiesto Marco Brunello, il figlio di Graziella, che sabato sera al pronto soccorso castellano, con la voce rotta dal pianto aveva urlato: «Il pirata della strada deve essere preso. Voglio giustizia per mia madre e mia sorella» E M.B. si è costituito poco prima che la Polizia Stradale arrivasse a lui.
LA DINAMICA
L'incidente successo sabato alle 17,40 in via Dei Carpini a Castelfranco è stato causato da una Fiat Punto che proveniva dal centro città ed era diretta verso I Giardini del Sole. L'auto ha effettuato un sorpasso e al rientro in carreggiata ha falciato la 74enne che era al braccio della figlia. Le due donne si stavano recando a trovare una cugina che abita nella via dove si è verificato l'incidente. La Fiat Punto, dopo l'urto è scappata. Ma, il pirata si è consegnato alle forze dell'ordine.
IL RICORDO
Intanto, a Rossano Veneto le messe recitate in chiesa sono state dedicate a Graziella Geremia, molto conosciuta per essere impegnata in modo attivo nella vita della comunità. La donna viveva a Rossano Veneto con la figlia in via Trento e Trieste. Era rimasta vedova ed era stata insegnante di matematica al liceo Da Ponte di Bassano. La stessa scuola dove ora insegna la figlia Marta. «Graziella aveva due amori - ricorda chi la conosceva - I suoi figli Marta e Marco e il prossimo».
Valeria Lipparini
Gabriele Zanchin
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