L'INCHIESTA
TREVISO L'azienda che diventa un lager, con i titolari nel ruolo

Sabato 8 Dicembre 2018
L'INCHIESTA TREVISO L'azienda che diventa un lager, con i titolari nel ruolo
L'INCHIESTA
TREVISO L'azienda che diventa un lager, con i titolari nel ruolo di terribili aguzzini. Questa la terrificante vicenda emersa dalle conclusioni alle quali è arrivata l'indagine condotta dal sostituto procuratore Massimo De Bortoli su quanto successo a quattro dipendenti - tutti nordafricani - della ditta di pulizie San Giorgio. I titolari dell'attività, Hamada Abdelaziz e Mohamed Abdelkhalek, entrambi egiziani di 34 anni, accusati di veri e propri abusi fisici e psicologici nei confronti dei propri lavoratori che chiedevano nient'altro che il pagamento degli stipendi, sono finiti a processo con l'accusa di estorsione, furto, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
LE ACCUSE
La vicenda approdata ora nelle aule di Tribunale risale all'autunno del 2016. Nel settembre di quell'anno i quattro dipendenti della San Giorgio - due marocchini e due cittadini egiziani - esasperati per il ritardo di svariati mesi nel pagamento del salario avrebbero deciso di andare a battere cassa dai proprietari dell'azienda. Ma come risposta avrebbero ottenuto però solo minacce, anche di morte, e aggressioni. «Vi facciamo firmare le dimissioni con il sangue» avrebbero intimato i due egiziani ai dipendenti che volevano essere pagati. «Sparite da Treviso» e ancora «occhio per occhio, dente per dente, sei un traditore, spia della polizia, se resti qua prima o poi ti trovo, se ti vedo ti uccido». Due di loro, sconvolti e intimoriti, non vedono altra via d'uscita che licenziarsi, peraltro rinunciando ai soldi che avanzavano.
L'AGGRESSIONE
A novembre uno dei quattro torna a battere cassa e i due 34enni lo avrebbero letteralmente sottoposto ad un violentissimo pestaggio. La scena avviene all'interno dei locali della sede della San Giorgio: calci e pugni al corpo e al volto e l'uomo è costretto poi ad affidarsi alle cure del Pronto Soccorso dell'Ospedale Ca' Foncello di Treviso per lesioni alla faccia e ad una spalla. Durante il diverbio il dipendente avrebbe anche cercato di usare il cellulare per chiamare aiuto ma i titolari glielo avrebbero strappato di mano, buttandolo a terra e rompendolo. A chiamare la polizia ci pensa però un altro lavoratore, testimone di quello che stava succedendo. Poco dopo sul posto arriva una Volante. Gli agenti cercano di fermare l'aggressione ma Abdelaziz e Abdelkhalek avrebbero reagito violentemente, divincolandosi a spintoni e schiaffoni dai due poliziotti che tentavano di bloccarli.
L'INFRAZIONE
Passa solo un giorno e i due egiziani si sarebbero poi introdotti nell'appartamento concesso gratuitamente ai quattro lavoratori nordafricani. Dopo aver forzato la serratura del portone d'ingresso sarebbero riusciti ad entrare all'interno dell'appartamento. Un raid vero e proprio, durante il quale avrebbero rubato 1.180 euro in contanti, un carnet di assegni, due console per giochi elettronici del valore complessivo di 1.200 euro, due cellulari, alcuni indumenti e i passaporti dei quattro lavoratori.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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