L'INAUGURAZIONE
TREVISO «Vedete? È venuto dalla luna per presentare

Venerdì 20 Settembre 2019
L'INAUGURAZIONE TREVISO «Vedete? È venuto dalla luna per presentare
L'INAUGURAZIONE
TREVISO «Vedete? È venuto dalla luna per presentare la stagione». Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto presenta l'astronauta, frontman della stagione stellare, ufficialmente presentata al pubblico ieri sera durante una vernice di gala a tratti spettacolare. Il teatro scoppia. Letteralmente. Quasi 900 persone stipate ovunque. Si erano prenotati, nei giorni scorsi, 700 trevigiani, ma all'ultimo momento è stato impossibile rimandare a casa gli ospiti in più. Corso del Popolo è chiuso al traffico: due file di piante verdi creano una sorta di giardino antistante l'ingresso. Le luci colorano la facciata, tavoli e gazebi promettono una cena elegante. E un'auto d'epoca passa mandando musica d'antan. I trevigiani sono rapiti dal cotè allestito dallo stabile del Veneto. Entrano, ascoltano e poi sottoscriveranno, si suppone, il loro abbonamento. In proscenio salgono Beltotto, il direttore Massimo Ongaro, il sindaco Mario Conte e l'assessore regionale Federico Caner. Una festa in grande stile, una rinascita. E tra chi guarda ammirato e incuriosito, c'è chi si ricorda un'altra inaugurazione, quella di quasi vent'anni fa organizzata dall'allora presidente della Fondazione Cassamarca Dino De Poli che voleva celebrare nel migliore dei modi la restituzione del teatro alla città dopo anni di polemiche, discussioni, progetti e lavori. Quella di ieri ha avuto lo stesso sapore: il Comunale, oggi Teatro Del Monaco, torna ai trevigiani dopo lo scampato pericolo di una chiusura diventata, a un certo punto, un vero incubo.
LA SODDISFAZIONE
«Era impensabile che questa struttura chiudesse. Ho trovato nel governatore Zaia, nella Regione e nel presidente Beltotto il massimo entusiasmo - esordisce Conte - mi sento ripetere che sono un vulcano. Beh rispetto a Belttotto mi sento una miccetta. Di quelle che fanno puuf. Scherzi a parte questa serata è una vittoria della città di Treviso. Questo teatro continuerà ad essere la culla della città di Treviso, insieme a un patrimonio culturale che verrà messo a disposizione di tutti i cittadini. Un grazie va fatto a chi 19 anni fa ha creduto che il teatro dovesse rinascere, alla Fondazione Cassamarca. Recentemente sono subentrate delle difficoltà, che però lavorando tutti assieme siamo riusciti a superare. Il mio obiettivo è sempre stato che questa fosse una stagione ricca. Ci siamo riusciti. Per me è un'emozione enorme».
AFFEZIONATI
Mentre il numero uno dello Stabile, Beltotto, riconosce come questo sia il teatro più bello del Nord Italia, dai palchi una voce si staglia, «Gli abbonati della musica classica li mandiamo a Udine?». È il direttore dello Stabile Ongaro a rispondere: «Voglio assicurare che la stagione di musica è quasi chiusa e si presenterà agli inizi di ottobre. Così come quella del teatro per famiglie». Tra i tanti temi si ripropone la questione della Filarmonia Veneta, la grande orchestra col cuore a Treviso ma la sede a Rovigo. Il sindaco Conte, da un mese a questa parte, ripete in ogni occasione che vuole riportarla a casa. E lo fa anche a costo di creare qualche mal di pancia a Rovigo, dove questo interesse trevigiano viene considerato una sorta d'ingerenza. Ma Conte va per la sua strada e apre una porta: la Filarmonia si esibirà varie volte al Del Monaco e potrà avere a disposizione anche una sala prove. E questo sarà solo l'inizio di un percorso che, nelle intenzioni del primo cittadino, si dovrà concludere con il definitivo ritorno a casa. Magari non subito, tra qualche anno. Ma questo è l'obiettivo.
FESTA
La serata procede in un clima leggero carico di allegria ed emozione. Sul palco si parla dell'avvicendamento burocratico, tutt'altro che scontato, delle prospettive, dell'entusiasmo: «Noi vogliamo un teatro del popolo che deve rimanere aperto a tutti, tutti i giorni dell'anno», ricorda Conte allineandosi anche ai desiderata del governatore Zaia. L'aria è quella di festa: le luci il pubblico, è il momento di condividere un nuovo inizio.
R.T.
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