L'EVENTO
VIANO (Reggio Emilia) Arriva per primo, vestito scuro, gardenia all'occhiello

Domenica 27 Maggio 2018
L'EVENTO VIANO (Reggio Emilia) Arriva per primo, vestito scuro, gardenia all'occhiello
L'EVENTO
VIANO (Reggio Emilia) Arriva per primo, vestito scuro, gardenia all'occhiello e spilletta degli alpini. Saluta con un gran sorriso e gli immancabili pollici in su. Lo accoglie l'amico Giorgio Bedeschi, sindaco di Viano, paese alle porte di Reggio Emilia. Primo cittadino leghista in una terra storicamente rossa: «Non ho scelto a caso tuona ho scelto un sindaco che ha sposato il vangelo secondo Gentilini: Dio, patria e famiglia». Lo sceriffo di Treviso sta per unirsi in matrimonio con la sua Maria. Chiama così Maria Assunta Pace, 72 anni, con cui si conosce da una vita.
L'EMOZIONE
Lui, che di anni ne ha 88, si dice emozionato e ai giornalisti e fotografi che affollano la piazzetta del municipio ripete: «Ragazzi, l'amore non ha età». Con l'amico Bedeschi si fa fotografare sotto lo striscione che dà il benvenuto agli alpini: proprio oggi, a Viano, le penne nere sono in festa. Si commemora il centenario della grande guerra, e ci sono anche dei trevigiani, le salmerie di Sarmede a cui nel pomeriggio gli sposi non mancheranno di far visita. Ma prima c'è il matrimonio.
LA SPOSA
Maria Assunta arriva su un'auto bianca: scende nel suo vestito rosa tenue, bouquet di fiori bianchi e rosa in mano, forse non si aspettava fotografi e telecamere. Al solito lo sceriffo rompe gli indugi: «Vi presento la mia futura moglie», dice guardando gli obiettivi. Poi la comitiva, sposi e familiari, sale i gradini del Comune. Il grazie del celebrante: «E' una cosa stupenda, meravigliosa avervi qui», dice Bedeschi, discepolo di Gentilini, amico di lunga data: «Ho sempre governato il mio Comune portando avanti i tuoi valori». Parole che lo sposo promette di custodire nel suo cuore, poi il rito entra nel vivo. Nessuna esitazione nel pronunciare il loro sì, sotto gli occhi dei due testimoni: il figlio Antonio, per l'ex sindaco di Treviso, e il figlio Mauro Sanvido per Maria. Poi l'applauso, lo scambio delle fedi, e, tra marito e moglie... una stretta di mano. Nella sala si leva la più classica delle richieste: «Bacio, bacio», gli sposi esitano, ma il sindaco li incalza: «Vogliono un bacio», ripete. E i protagonisti della giornata se ne scambiano ben tre, per la gioia di fotografi e operatori televisivi. Una poesia e un libro su Viano con dedica in dono dal sindaco all'amico di sempre, che probabilmente mai avrebbe immaginato di unire in matrimonio. Le firme, le foto, i fiori: «Nella vita ci sono momenti in cui l'emozione scoppia da sola, è una cosa naturale dice lo sceriffo con gli occhi che brillano - io sono un sindaco con una scorza dura, ma sotto sono un romantico, uno che ama le donne e oggi specialmente amo Maria».
IL RISO
All'uscita dal palazzo, li aspetta il lancio del riso: «Bene, porta fortuna!». Bedeschi ne raccoglie qualche chicco e scherza: «Giancarlo, ho controllato che non fosse cous-cous». Gentilini è un fiume in piena: «Grazie a tutti per questa dimostrazione d'amore». E ai giornalisti: «Mi hanno chiesto da tutta Italia dove mi sposassi. Noi volevamo fosse una cosa intima. Qualcuno oggi fa lo scoop - ride - Ma forse in queste giornate politiche che sono un disastro, un tocco d'amore fa vendere ai giornali più copie!». Prima del pranzo al ristorante, le foto di rito. «Passeggiate mano nella mano», chiede il fotografo. E allora, come due ragazzi, camminano e parlano: «Bellissimo matrimonio - dice lui E ora continuiamo la nostra vita tranquilli, pensiamo ai nostri figli».
«COSA VOLERE DI PIÙ»
La tavolata a ferro di cavallo, il brindisi. Al relais Borgo Cadonega antipasto emiliano con salumi e formaggi, risotto al parmigiano, filetto di manzo, sacher glassata al cioccolato bianco e decorata con frutti rossi, frutta e vino locale. Solo dopo il taglio della torta Maria, tesa ed emozionata durante la mattinata, si rilassa e racconta ai cronisti cosa sta provando: «Sono felice perché sta andando tutto bene, ho ricevuto i complimenti da tutti, è una giornata molto bella e felice. D'altro canto ho i figli, gli amici, ho l'amore, cosa voglio di più?». Niente viaggio di nozze, per marito e moglie, sposi in piena campagna elettorale: si vota tra un paio di settimane, per riposarsi ci sarà tempo più avanti. La festa, gli evviva, tutto come se a sposarsi fossero due ventenni. D'altro canto l'affetto tra loro è palpabile e l'entusiasmo di Gentilini, che ad agosto di anni ne compirà 89, contagioso. Dopo il pranzo, l'immancabile visita agli alpini, poi, in serata, il ritorno a casa. «Torno a Treviso, torno nella mia patria».
Lina Paronetto
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