L'ESPERTO
TREVISO «É il momento di tenere comportamenti virtuosi: non

Martedì 19 Febbraio 2019
L'ESPERTO
TREVISO «É il momento di tenere comportamenti virtuosi: non utilizzare l'auto se non è strettamente indispensabile, evitare di alzare il riscaldamento se non serve. Non siamo a un livello di allarme tale da consigliare di chiudersi dentro casa, ma sarebbero da evitare sedute di sport all'aperto prolungate, questo sì». Salvatore Patti è il responsabile del centro di monitoraggio dell'aria di Arpa Veneto ed è colui, per intenderci, che sulla base dei dati delle centraline, emette i bollettini e dà ai Comuni le indicazioni per attivare i livelli di allerta. Oggi l'agglomerato di Treviso, che ne comprende 12, è invitato a reintrodurre il livello arancio, con blocco delle Euro 4. Non tutti i municipi hanno firmato ordinanze antismog. Ma dove il piano è operativo o verrà introdotto in fretta e furia, l'applicazione del provvedimento è scontata. E mai come in questo caso doverosa.
QUOTA CENTO
La settimana appena iniziata sarà infatti la peggiore dell'anno con livelli medi di pm10 destinati a sfondare quota 100, il doppio dei limiti di legge. Il trend costantemente in aumento non si è fermato nè domenica, nè ieri. Nè lo farà i prossimi giorni e la correlazione con il meteo è facilmente intuibile: niente pioggia, niente vento, alta pressione a oltranza, inquinanti imprigionati a livello del suolo e dispersione azzerata. Siamo al paradosso: il cielo sereno, anche se non limpido, e temperature già da fine marzo, invitano la gente a uscire. Sembrano giornate meravigliose per gli amanti del jogging. Ma in realtà l'aria è tossica e respirare a pieni polmoni non una grande idea. Bisogna dunque temperare le esigenze ludico-motorie con una situazione ambientale pesante, che rischia nel futuro immediato di diventare perfino critica.
OTTO SFORAMENTI
I dati della centralina di via Lancieri di Novara (riferimento per l'intero agglomerato Treviso IT0509) dipingono uno scenario già delicato: domenica il picco è arrivato a 162 microgrammi per metro cubo. In giornata è sceso fugacemente fino a 35 prima di risalire a 150 attorno alla mezzanotte. Ieri i valori non sono mai andati sotto gli 80 mc/m3 salendo a 138 già a metà pomeriggio. Veniamo da 8 sforamenti negli ultimi 10 giorni, gli ultimi 4 consecutivi, con valori crescenti. Oggi sarà da così a peggio e la situazione resterà invariata almeno fino a venerdì.
IL TREND
Cosa potrà accadere dopo è ancora soggetto a oscillazioni. Dovrebbe continuare la siccità ma il campo anticiclonico mollerà un po' la presa consentendo l'ingresso di correnti più fredde che investiranno soprattutto il centro-sud portando anche nella Marca un abbassamento delle temperature. Il rimescolamento dell'aria, per definizione, dovrebbe portare benefici anche in termini di salubrità. Ma non è una proiezione ancora sicura e soprattutto non si vedono all'orizzonte precipitazioni tali da scongiurare il rischio che i livelli di polveri sottili rimangano sopra i limiti anche nel weekend. Una situazione dunque complessa, che rischia di trascinarsi a lungo e che le attuali misure di contenimento non possono invertire.
Luca Bertevello
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