L'era della canapa: «Opportunità per tutti»

Sabato 17 Marzo 2018
L'era della canapa: «Opportunità per tutti»
NUOVE FRONTIERE
TREVISO «La canapa è il maiale vegetale: non si butta via niente». Elia Barban ricorre all'ironico paragone per evidenziare gli innumerevoli utilizzi e gli altrettanti pregi della cannabis sativa, la canapa industriale. Barban è uno dei pionieri di questa coltura nella Marca: dopo l'entrata in vigore della legge che lo consentiva, nel gennaio dell'anno scorso, ha avviato la coltivazione di un ettaro nella sua azienda agricola BE di Castelfranco e, quest'anno, è pronto a triplicare la produzione. Subito una precisazione: la sativa, per uso produttivo o alimentare, non va affatto confusa con la marijuana fumata come sostanza stupefacente: «Pur della stessa famiglia, sono piante diverse».
LA SVOLTA
Pur provenendo da una famiglia di agricoltori, Barban per mestiere si occupava di tutt'altro: «Ero responsabile marketing per un'azienda racconta -. Un giorno proprio per esigenze di lavoro, cercavo una carta riconoscibile al tatto e mi sono imbattuto in una carta di canapa. Da lì ho iniziato a approfondire l'argomento, ho approfondito e, quando è arrivata la normativa, con mio padre abbiamo deciso di partire. Inizialmente ci siamo appoggiati ad alcuni operatori della Toscana, ma ora si sta creando una filiera locale: questo è uno degli aspetti più positivi». Dalla spremitura a freddo dei semi, infatti, ricava olio («Molto ricco di omega 3 e 6, è un vaccino nutrizionale riconosciuto dal ministero della Salute») e, inoltre, farina, che possiede anche il vantaggio di essere senza glutine. Con alcuni caseifici locali, ha sperimentato la produzione di formaggi alla canapa. «E in collaborazione con Coldiretti e università di Padova, abbiamo un progetto per l'alimentazione dei vitelli da carne bianca, in cui è specializzata la nostra azienda. Grazie agli omega 3 si potrà ottenere una carne di qualità superiore e perfettamente tracciabile».
IL FUTURO
Ma sono solo alcuni esempi dell'estrema versatilità di questa pianta: dai tessuti ai materiali per edilizia, dall'agroalimentare ai biocarburanti, ai fitofarmaci. Anche le banconote sono stampate su fibre di canapa. «E' stato ricavato persino un filo di bioplastica ribadisce il coltivatore castellano -, con cui due ragazzi siciliani, grazie ad una stampante 3D, creano oggetti in canapa». Fino a non molti decenni fa l'Italia era il secondo produttore mondiale, poi la coltura (e la ricerca in materia) sono state progressivamente abbandonate. Nonostante la legislazione presenti alcune ambiguità interpretative proprio sui livelli del principio attivo per non essere considerata stupefacente, la stessa Coldiretti punta a riportarla in auge, come alternativa alle coltivazioni più comuni: in provincia di Treviso, attualmente, una dozzina di agricoltori coltivano circa 18 ettari. Barban sarà tra i relatori di un convegno sul tema, promosso dall'organizzazione imprenditoriale, mercoledì prossimo, dalle 9.30, al Maggior Consiglio di Treviso. Al tavolo ricercatori ed esperti del settore. «Importiamo prodotti a base di canapa da numerosi paesi esteri sottolinea Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso E' tempo di ragionare se cogliere l'occasione di produrre in casa nostra delle colture che potrebbero dare numerose soddisfazioni».
Mattia Zanardo
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