L'EPICENTRO
TREVISO Altri otto contagiati da coronavirus. Si tratta di infermieri

Venerdì 28 Febbraio 2020
L'EPICENTRO TREVISO Altri otto contagiati da coronavirus. Si tratta di infermieri
L'EPICENTRO
TREVISO Altri otto contagiati da coronavirus. Si tratta di infermieri e operatori socio-sanitari dell'unità di Geriatria dell'ospedale di Treviso, dove era stata ricoverata per quasi tre settimane Luciana Mangiò, la 76enne di Paese morta martedì, il primo caso nella Marca. L'epicentro è sempre il reparto del Ca' Foncello. Sale così a 22 il totale delle persone colpite da coronavirus nella Marca: 19 sanitari impegnati in Geriatria (cinque medici, tra i quali un padovano e un bellunese, e 14 tra infermieri e operatori), più la badante e un vicino di casa della 76enne, oltre ovviamente a lei stessa, alla quale il 7 febbraio non era stato fatto il test per il coronavirus perché non era ancora disponibile al Ca' Foncello.
TRISTE PRIMATO
Quello di Treviso è ora il secondo raggruppamento di casi del Veneto -in termini tecnici viene indicato come cluster- secondo per quantità solamente a quello di Vo' Euganeo, dove fino a oggi sono emerse 51 positività al coronavirus. E devono ancora arrivare gli esiti dei test eseguiti sugli 88 pazienti che restano blindati nel reparto di Geriatria del Ca' Foncello, sigillato subito dopo l'esplosione dei contagi. Quasi tutti i contagiati nel trevigiano sono asintomatici. Solo per il medico padovano, un dottorando di 33 anni, specializzato in Medicina interna, è stato necessario il ricovero.
IN TERAPIA INTENSIVA
Dopo tre turni di notte nella Geriatria di Treviso, martedì era stato messo in isolamento nell'unità di Malattie infettive dell'azienda ospedaliera di Padova. Aveva qualche linea di febbre e un po' di mal di gola. Ieri, però, le sue condizioni sono peggiorate a causa di una carica infettante elevata. Ora è stato trasferito in Terapia intensiva e sottoposto a respirazione meccanica. Tutte le altre 20 persone colpite dal coronavirus al momento non presentano sintomi. Né febbre né tosse. E per loro è scattato solo l'isolamento domiciliare. Dovranno rimanere a casa per 14 giorni, tenendo sotto controllo la temperatura, che viene monitorata quotidianamente dal servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl della Marca. Nel frattempo devono essere sostituiti. Il reparto di Geriatria, infatti, continua a lavorare per assistere i pazienti rimasti sostanzialmente bloccati. Non ci sono nuovi ingressi e non ci sono dimissioni, così come sono state vietate le visite dei parenti. Ma l'unità funziona.
MASSIMA PRECAUZIONE
Medici, infermieri e operatori si muovono all'interno indossando mascherine dotate di filtro, doppi guanti e sovracamici. I pazienti resteranno ricoverati fino a quando non si saprà quanti tra loro hanno contratto il coronavirus. Da martedì a oggi sono stati eseguiti oltre 150 tamponi sul personale e sugli anziani ricoverati in Geriatria. Il centro di Microbiologia del Ca' Foncello conclude una quarantina di test al giorno. Ieri sono stati processati 43 tamponi. Nelle prossime ore arriveranno i risultati anche di quelli fatti sui pazienti. Chi risulterà negativo potrà essere dimesso o trasferito. Mentre gli altri resteranno in cura nello stesso reparto. Adesso l'Usl della Marca si sta organizzando per ricavare un reparto temporaneo nell'ospedale di Treviso dove accogliere gli anziani, in attesa che la Geriatria torni agibile. Nell'immediato verrà usata come appoggio l'unità didattica infermieristica estensiva (Udie), che conta una quindicina di posti letto. Altri verranno recuperati nei reparti di Medicina. A breve, comunque, il personale contagiato e quello in isolamento volontario potrà essere almeno in parte sostituito grazie all'immediata assunzione di un totale di 215 figure professionali della sanità annunciata dalla Regione. La parte più consistente verrà divisa proprio fra Treviso e Padova. (mf)
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