VITTORIO VENETO
Viabilità, sicurezza, connettività, ma anche ricollocazione della manodopera in caso di esuberi e formazione. Sono alcuni dei temi che hanno scandito il primo incontro, vista la pandemia in modalità digitale, tra l'amministrazione e gli imprenditori della zona industriale di Vittorio Veneto, la più grande della provincia di Treviso e anche la più tecnologica. Da un lato il sindaco Antonio Miatto, dall'altro, per gli imprenditori, Katia Da Ros di Irinox affiancata da due funzionari di Assindustria VenetoCentro. Un incontro proficuo, atteso dalle parti e che ha posto le basi per successivi faccia a faccia a breve termine. Il prossimo aggiornamento, infatti, ci sarà fra un paio di settimane. «In campagna elettorale ricorda Miatto portando la mente al 2019 avevamo sottolineato la volontà di considerare la zona industriale non come un corpo separato, ma facente parte della città, un quartiere a tutti gli effetti. E avevamo poi chiesto agli industriali di organizzarsi per avere un interlocutore con cui poterci interfacciare e avviare dei ragionamenti. All'inizio questo importante progetto è stato imbastito con l'amministrazione comunale di Conegliano del sindaco Fabio Chies, visto che parte della zona industriale ricade in territorio coneglianese. Conegliano poi è stato commissariato e così sono andato avanti da solo». Di mezzo ci si è messa anche la pandemia a rallentare il tutto. E così, dopo un anno e mezzo dalle prime basi, si è arrivati a ieri pomeriggio, quando si è svolto il primo incontro ufficiale tra Comune, industriali e Assindustria VenetoCentro. Nei mesi scorsi il sindaco aveva avuto modo di interloquire con vari imprenditori, che gli avevano confermato di aver colto il suo messaggio.
PUNTO DI RIFERIMENTO
L'imprenditrice Katia Da Ros è stata chiamata a rappresentare gli industriali interessati a ragionare con l'amministrazione. «È stato dato atto dell'ottima idea che l'amministrazione ha avuto di poter interloquire con la zona industriale nella sua interezza con dei suoi rappresentanti ha riportato il sindaco ieri al termine dell'incontro - E abbiamo iniziato subito a indagare i campi in cui poter porre dei miglioramenti, dagli interventi sulla viabilità alla connettività, dalla sicurezza alla ricollocazione della manodopera che dovesse essere in esubero. Tutto ciò facendo squadra insieme».
GLI OBIETTIVI
Tra le questioni che gli industriali hanno portato all'attenzione del sindaco c'è quella dei parcheggi e della riasfaltatura di alcune strade. In tema sicurezza hanno annunciato di aver pensato a un sistema per migliorare la sicurezza della zona industriale che potrebbe integrarsi con il sistema di videosorveglianza comunale. Quanto alla connettività, già la zona industriale è servita da una rete Ascotlc, ma il Comune ha annunciato di voler portare anche qui la fibra ftth, la connessione alla banda larga che al momento offre prestazioni elevate.
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Viabilità, sicurezza, connettività, ma anche ricollocazione della manodopera in caso di esuberi e formazione. Sono alcuni dei temi che hanno scandito il primo incontro, vista la pandemia in modalità digitale, tra l'amministrazione e gli imprenditori della zona industriale di Vittorio Veneto, la più grande della provincia di Treviso e anche la più tecnologica. Da un lato il sindaco Antonio Miatto, dall'altro, per gli imprenditori, Katia Da Ros di Irinox affiancata da due funzionari di Assindustria VenetoCentro. Un incontro proficuo, atteso dalle parti e che ha posto le basi per successivi faccia a faccia a breve termine. Il prossimo aggiornamento, infatti, ci sarà fra un paio di settimane. «In campagna elettorale ricorda Miatto portando la mente al 2019 avevamo sottolineato la volontà di considerare la zona industriale non come un corpo separato, ma facente parte della città, un quartiere a tutti gli effetti. E avevamo poi chiesto agli industriali di organizzarsi per avere un interlocutore con cui poterci interfacciare e avviare dei ragionamenti. All'inizio questo importante progetto è stato imbastito con l'amministrazione comunale di Conegliano del sindaco Fabio Chies, visto che parte della zona industriale ricade in territorio coneglianese. Conegliano poi è stato commissariato e così sono andato avanti da solo». Di mezzo ci si è messa anche la pandemia a rallentare il tutto. E così, dopo un anno e mezzo dalle prime basi, si è arrivati a ieri pomeriggio, quando si è svolto il primo incontro ufficiale tra Comune, industriali e Assindustria VenetoCentro. Nei mesi scorsi il sindaco aveva avuto modo di interloquire con vari imprenditori, che gli avevano confermato di aver colto il suo messaggio.
PUNTO DI RIFERIMENTO
L'imprenditrice Katia Da Ros è stata chiamata a rappresentare gli industriali interessati a ragionare con l'amministrazione. «È stato dato atto dell'ottima idea che l'amministrazione ha avuto di poter interloquire con la zona industriale nella sua interezza con dei suoi rappresentanti ha riportato il sindaco ieri al termine dell'incontro - E abbiamo iniziato subito a indagare i campi in cui poter porre dei miglioramenti, dagli interventi sulla viabilità alla connettività, dalla sicurezza alla ricollocazione della manodopera che dovesse essere in esubero. Tutto ciò facendo squadra insieme».
GLI OBIETTIVI
Tra le questioni che gli industriali hanno portato all'attenzione del sindaco c'è quella dei parcheggi e della riasfaltatura di alcune strade. In tema sicurezza hanno annunciato di aver pensato a un sistema per migliorare la sicurezza della zona industriale che potrebbe integrarsi con il sistema di videosorveglianza comunale. Quanto alla connettività, già la zona industriale è servita da una rete Ascotlc, ma il Comune ha annunciato di voler portare anche qui la fibra ftth, la connessione alla banda larga che al momento offre prestazioni elevate.
Claudia Borsoi
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