L'Anpi infiamma il due giugno: «In piazza anche se non invitati»

Martedì 2 Giugno 2020
LA RICORRENZA
TREVISO Passate le celebrazioni in sordina per il 25 aprile, anniversario caduto in pieno lockdown, il 2 giugno segna un progressivo, seppur lento, ritorno alla normalità anche istituzionale. Certo, oggi nelle piazze di Marca non si terranno le celebrazioni solenni a cui si era abituati, con ammassamenti dei rappresentanti delle varie associazioni d'arma, scolaresche, forze armate, politici e autorità civili che si alternavano nei discorsi di rito. Ma a differenza della Festa della Liberazione, la Festa della Repubblica torna a richiamare un po' di gente in piazza, seppur nel rispetto del distanziamento sociale e, dove necessario, anche indossando la mascherina. E a Treviso in piazza Vittoria ci sarà anche l'Anpi, non invitato alle celebrazioni del 25 aprile ma che questa volta annuncia la sua presenza anche se il programma prevede solo la presenza delle autorità civili e militari. «In accordo con l'Avl, abbiamo deciso di partecipare alla celebrazione, anche se non invitati afferma il presidente provinciale Giuliano Vernier con riferimento alla ambigua circolare diramata dal Governo alle Prefetture che indica, come per il 25 aprile, delle restrizioni sulle presenze - Non è possibile che la città medaglia d'oro della lotta di Liberazione non veda in piazza il simbolo di coloro che questa Repubblica hanno contribuito a costruirla. La nostra sarà una presenza limitata, ordinata e composta, ma non sono più sopportabili divieti che nulla hanno a che vedere con quelli doverosi causa Covid, ma sono chiaramente di natura politica e quindi inaccettabili». E a Santa Lucia ci sarà anche la protesta del sindaco Riccardo Szumski, che organizza per i suoi cittadini una Non-festa, ennesimo capitolo del suo personalissimo duello col Governo.
NEL CAPOLUOGO
A Treviso l'appuntamento è alle 9.30 in piazza Vittoria. Oltre al sindaco Mario Conte, presenzieranno alla cerimonia il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon e il colonnello Massimo Alessio quale massima autorità militare. Dopo l'alzabandiera, sulle note dell'Inno nazionale intonato dai fiati della banda cittadina Visentin, ci sarà la resa degli onori da parte delle autorità al monumento ai Caduti, dove saranno posizionate due corone di alloro da parte della Prefettura e del Comune. A differenza del capoluogo, a Vittorio Veneto dove l'appuntamento è alle 11 in piazza del Popolo il sindaco Antonio Miatto farà anche un breve discorso. Il suo intervento chiuderà la celebrazione che si aprirà con l'alzabandiera dei grandi tricolori sui quattro pennoni della piazza a cura della Consulta delle associazioni d'arma, quindi la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. In piazza sono attesi i rappresentanti delle categorie che maggiormente sono intervenute a protezione e a sostegno della città durante la pandemia.
LA PROVOCAZIONE
A Santa Lucia di Piave invece la non festa: il sindaco-medico Szumski dà appuntamento alle 10 nell'area fieristica di via Mareno in modalità drive-in per garantire la sicurezza di tutti: «Vi aspetto nell'area fieristica, ma non per fare una gita ha detto Szumski in un videomessaggio - Potrete ascoltare una proposta, ma dovrete essere intimamente convinti di diventare voi i protagonisti di questa proposta che serva per dare uno scossone a questo sistema». A Pieve di Soligo cerimonia in piazza, nel rispetto del distanziamento sociale e senza che si crei un affollamento di cittadini: due rappresenti per ogni associazione potranno presenziare alla commemorazione in piazza 2 Giugno alle 9.30.
Claudia Borsoi
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