L'ALTRO FRONTE
TREVISO Mai così tanti precari nelle scuole della Marca.

Mercoledì 21 Agosto 2019
L'ALTRO FRONTE
TREVISO Mai così tanti precari nelle scuole della Marca. Con l'inizio del prossimo anno scolastico, fissato per l'11 settembre, verrà di fatto stabilito un nuovo record: alle elementari, medie e superiori saliranno complessivamente in cattedra oltre 1.700 supplenti con contratti annuali, senza contare gli insegnanti che andranno a sostituire i colleghi per brevi periodi di malattia. «Non sono mai stati così tanti. E' un record -mette in chiaro Giuseppe Morgante, riferimento della Uil Scuola di Treviso- saranno addirittura 300 in più rispetto all'anno scolastico terminato a giugno».
LA TRAPPOLA
L'inghippo nasce dal fatto che stavolta i neo pensionati, circa 300 appunto, non verranno sostituiti da nuovi insegnanti di ruolo, cioè docenti che firmano un contratto a tempo indeterminato. Le nomine sono in corso a livello veneto. Venerdì toccherà alla provincia di Treviso. L'appuntamento è nell'auditorium del Sant'Artemio. Nella Marca, però, verranno stabilmente coperti solo 700 posti rispetto ai mille che resteranno vuoti. Ecco perché alla fine in cattedra ci saranno 300 supplenti precari in più. E' tutta una questione di date. «Per le immissioni in ruolo si pescherà dalle graduatorie a esaurimento per le primarie e dalle classi di concorso per le medie e le superiori -fa il punto Morgante- ma questo sarà possibile solamente sulla base dell'organico fotografato al 26 maggio scorso. Di conseguenza, non sono stati considerati i pensionamenti, scattati dopo quella data». Sarebbe stato sufficiente attendere qualche giorno? Tant'è. Ormai è fatta.
IL TEMPO STRINGE
Adesso l'obiettivo è fare in modo che gli insegnanti supplenti vengano nominati al più presto per farli salire in cattedra già dall'inizio del nuovo anno scolastico, senza dover attendere ottobre o anche novembre, come capitato in altre occasioni. Per quanto riguarda le materie, vengono confermate tutte le difficoltà nel reperire docenti di matematica e scienze. Ormai è una costante.
ENORMI DISAGI
L'altro grande punto interrogativo riguarda il personale Ata, cioè i collaboratori scolastici e il personale tecnico e amministrativo che manda avanti gli istituti e le loro segreterie. «Qui c'è una vera e propria emergenza -denuncia il sindacalista della Uil Scuola- nel trevigiano mancano almeno 100 unità rientranti nel personale Ata. Servono dei posti in deroga. Ma non sono ancora stati assegnati. Senza questi, si prospettano grandi disagi con l'inizio del nuovo anno scolastico». Se non ci sono abbastanza collaboratori scolastici, giusto per chiarire la portata del problema, le scuole rischiano addirittura di restare chiuse, oltre che sporche. Per non parlare dell'assenza di vigilanza nei corridoi e agli ingressi. Va da sè che non può essere considerato un nodo di secondo piano. A tutto ciò si aggiunge la carenza dei Dsga, sigla che indica i direttori dei servizi generali e amministrativi. Sono in qualche modo gli amministratori delegati delle scuole. Scarseggiano perché sono in pochi ad avere i requisiti e l'esperienza per ricoprire tale incarico. Di questi tempi chi ne ha uno se lo tiene stretto. E la crisi di governo in pieno agosto di certo non aiuta. «Non si sa se domani ci sarà lo stesso ministro dell'Istruzione -allarga le braccia Morgante- nel frattempo l'apparato burocratico del ministero non si assume delle responsabilità. E' evidente che in queste condizioni si rischia di ingessare tutto».
M. F.
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