L'ALLARME
TREVISO Sono improvvisamente salite a 14 le persone contagiate dal

Giovedì 27 Febbraio 2020
L'ALLARME
TREVISO Sono improvvisamente salite a 14 le persone contagiate dal nuovo coronavirus nel trevigiano. E un reparto, la Geriatria del Ca' Foncello, è stato completamente isolato, blindando all'interno gli 88 pazienti ricoverati. Una situazione impensabile solo fino a due giorni fa. I tamponi eseguiti a tappeto su 31 persone dopo la morte della 76enne di Paese che nelle ultime tre settimane era stata ricoverata proprio in Geriatria, primo caso nella Marca, ieri hanno fatto emergere altri 13 contagiati, tra i quali undici trevigiani. Hanno contratto il coronavirus una delle due badanti e un vicino di casa della signora che abitava in un condominio di via Piave, più altre undici persone che negli ultimi giorni avevano lavorato nello stesso reparto: cinque medici, tra i quali un padovano e un bellunese, due infermieri e quattro operatori sanitari. Nessuno presenta sintomi simil influenzali o problemi respiratori, escluso il dottore residente nella zona di Padova. Così è stato deciso di far scattare l'isolamento a casa per 14 giorni. Sorveglianza attiva, è il nome tecnico.
I TEST
I test sono stati eseguiti dal centro di Microbiologia di Treviso, tranne quello per il medico padovano. Le persone in isolamento domiciliare verranno monitorate a distanza con cadenza quotidiana dal servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl della Marca. La speranza è che restino asintomatiche e che la malattia faccia il proprio corso senza dare alcun tipo di complicanze. Tra due settimane il loro incubo potrebbe essere finito. Solamente il medico padovano, un dottorando 33enne, specializzato in Medicina interna, è stato ricoverato. Nell'ultimo periodo aveva coperto tre turni notturni a gettone nella Geriatria di Treviso. Martedì era tornato a casa senza troppi problemi. Solo con la consegna, come gli altri, di rimanere in isolamento domiciliare per 14 giorni. Ma la sera stessa si è sentito male. Così si è subito rivolto all'azienda ospedaliera. Il test ha confermato il contagio da coronavirus. E adesso è ricoverato in osservazione nell'unità di Malattie infettive di Padova. «Avevo iniziato a sentirmi un po' strano nel pomeriggio. Verso sera le cose sono peggiorate. Ho deciso di non aspettare oltre e di rivolgermi subito all'ospedale di Padova ha confidato ai colleghi qui mi hanno fatto il test per il coronavirus. E' risultato positivo. Adesso ho qualche linea di febbre: 37,3. E un po' di mal di gola. Nel complesso, comunque, al momento non mi sento male».
LA SANIFICAZIONE
Ora si apre una fase se possibile ancora più delicata. Il reparto di Geriatria dell'ospedale di Treviso rappresenta di fatto l'epicentro del nuovo coronavirus nella Marca. Dopo il primo caso è stato completamente isolato. Non può uscire né entrare nessuno, se non il personale specializzato, espressamente autorizzato. Si sta lavorando senza accogliere nuovi pazienti e senza fare dimissioni. Le 88 persone ancora ricoverate nell'unità del Ca' Foncello verranno via via dimesse solo quando sarà definitivamente possibile escludere contagi e complicanze. Nelle prossime ore si conosceranno gli esiti dei tamponi eseguiti su tutti i pazienti. In base a questi si deciderà come procedere. Nel frattempo, comunque, sono seguiti, curati e assistiti come al solito. Semplicemente non possono entrare in contatto con altre persone. Nemmeno con i loro familiari: le visite in Geriatria sono state vietate. Si andrà avanti così fino a quando non sarà terminata l'emergenza. Poi il reparto verrà completamente sanificato. L'operazione potrebbe durare complessivamente un paio di settimane. Non poco per una unità come la Geriatria. Soprattutto in concomitanza con il picco dell'influenza stagionale. Per questo l'Usl della Marca si sta organizzando per mettere in piedi un reparto temporaneo, sfruttando altri spazi presenti all'interno dello stesso Ca' Foncello. «Al fine di ridurre il numero di possibili contagi confermano dalla Regione la direzione dell'Usl ha disposto che l'unità di Geriatria, dove la 76enne era ricoverata per un grave scompenso cardiaco, non vengano effettuati nuovi ricoveri. Tutti i pazienti già ricoverati sono stati sottoposti a tampone. E a scopo precauzionale sono state bloccate le visite dei parenti».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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