L'aereo di linea non risponde: da Istrana decollano i caccia

Venerdì 20 Luglio 2018
L'ALLARME
TREVISO Ancora un volo di linea muto, che non risponde alle chiamate degli organi di controllo a terra; ancora un intervento dei caccia Eurofigther di base al 51° Stormo di Istrana.
Ieri mattina, poco dopo le 13, è scattato un altro allarme scramble che ha spinto due aerei da guerra al decollo rapido. Il motivo: un Airbus 330 della American Airlines, che volava lungo la rotta Atene-Philadelphia, stava attraversando lo spazio areo italiano senza rispondere ai contatti radio.
L'OPERAZIONE
È subito scattata la procedura d'allarme, già vista un mese fa quando gli Eurofigther decollati dalla Marca andarono a intercettare un velivolo di linea poco prima che entrasse nello spazio aereo francese. Lo fecero a tutta velocità, infrangendo la barriera del suono e provocando il classico bang udito distintamente in varie zone del nord Italia. In questo caso non c'è stato bisogno di nessun bang. Il comando operativo della Nato di Torrejon (Spagna), che controlla i cieli del su Europa, appena notata l'anomalia ha ordinato il decollo immediato. E dopo pochi minuti dal decollo i caccia hanno stabilito il contatto visivo con l'Airbus, assicurandosi così che il velivolo non si trovasse in una situazione d'emergenza. A quel punto i piloti sono riusciti a comunicare tra loro e, verificata l'assenza di problemi, i due caccia sono tornati alla base mentre l'Airbus ha proseguito per la sua rotta.
LA RETE
Ancora una volta la capillare rete della difesa aerea si è messa in moto. Il servizio Il servizio è garantito - per la parte sorveglianza, identificazione e controllo dall'11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), relativamente all'intervento in volo, dal 4° Stormo (GR), dal 36° Stormo (BA) e dal 37° Stormo (TP), tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017, l'Aeronautica Militare ha attivato inoltre una cellula di Eurofighter F-2000 proprio nrl 51° Stormo di Istrana per ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un'ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea sono stati integrati anche i velivoli F-35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono ai servizi di controllo con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione.
P. Cal.
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