Khezraji ancora vicepresidente della consulta per l'Immigrazione

Martedì 23 Febbraio 2021
LA NOMINA
TREVISO Ancora una volta vice presidente della consulta Regione per l'Immigrazione. Abdallah Khezraji, volto storico della comunità marocchina veneta e trevigiana, da anni impegnato nel mondo del sociale e del volontariato, è stato eletto a questa carica per la seconda volta, dopo un primo mandato svolto tra il 2010 e il 2014. Sarà lui quindi a portare avanti le istanze di tante comunità di immigrati ormai da tempo in Veneto, perfettamente integrate, ma con ancora tanta strada da fare per quanto riguarda I diritti.
LA SODDISFAZIONE
«Sono stato eletto come vice presidente della consulta regionale del Veneto - conferma Khezraji - questa é la seconda volta. Spero dì avere ancora tanta energia per affrontare questo impegno. Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato all'unanimità». Poi fa una citazione calcistica riadattata: «L'ex allenatore del Milan Sacchi ha detto quando vinco un campionato penso già alle prossime partite. E così farò anche io . Spero di svolgere al meglio il mio dovere come vice presidente della consulta regionale».
L'OBIETTIVO
Khezraji ritorna a coprire questo ruolo in un momento particolare, di grande difficoltà per migliaia di persone, con redditi e posti di lavoro in pericolo. Un periodo dove però in tanti hanno fatto sacrifici per garantire servizi e aiuti a chi era più in difficoltà. E in questo gruppo ci sono anche tantissimi lavoratori stranieri. Khezraji ha quindi un obiettivo: «Velocizzare cittadinanza ai tantissimi lavoratori che durante la pandemia si sono sacrificati per mantenere i servizi necessari, dalle pulizie a tutto ciò che riguarda i servizi alla persona». Ma il suo impegno si muoverà anche su altri fronti, come il dialogo inter-religioso «attraverso la promozione di tavoli di approfondimento che valorizzino la diversità, ma anche valori comuni come la pace e il confronto tra popoli». E poi ancora la prevenzione della criminalità, l'inserimento dei giovani nel mondo produttivo e lavorare per integrare i giovani annullando il rischio di ghettizzazione.
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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