IN TRIBUNALE
TREVISO Ha richiesto la messa alla prova il 16enne che il 23 dicembre

Mercoledì 17 Ottobre 2018
IN TRIBUNALE
TREVISO Ha richiesto la messa alla prova il 16enne che il 23 dicembre del 2017, insieme al padre, aggredì Giuseppe Falsone, docente dell'istituto Casteller di Paese e professore del fratello. Nei confronti del 16enne, assistito dall'avvocato Andrea Zambon di Treviso, la Procura minorile di Venezia aveva chiesto il processo con rito immediato per i reati di lesione, minaccia, interruzione pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale. Falsone, insegnante di matematica, era stato spinto e aggredito dal padre di un suo alunno durante un ricevimento. Il genitore si era presentato con la moglie e il figlio 16enne per punire il professore 42nne che secondo lui aveva umiliato il ragazzino. Si sarebbe trattato di una aggressione in piena regola in cui il professore rimediò alcuni colpi alla testa che lo fece finire in ospedale. Sarebbe stato proprio il 16enne a pestare Falsone, colpendolo alla nuca e causandogli una contusione giudicata guaribile in 5 giorni: «Io ti ammazzo, ti aspetto fuori...», avrebbe detto il ragazzo all'insegnante del fratello, continuando per qualche minuto con le minacce e poi offendendolo ripetutamente. Una gazzarra interrotta solo dall'arrivo dei Carabinieri.
IN AULA
Ieri davanti al giudice il difensore del 16enne ha chiesto che il giovane, incensurato, possa beneficiare della messa alla prova. L'udienza è stata rinviata al prossimo 6 novembre. Il caso aveva creato molto scalpore soprattutto dopo che Falsone, che aveva scritto all'allora ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli per denunciare il suo caso, era finito sotto procedimento disciplinare. Tutto era nato da un episodio accaduto il 21 dicembre dello scorso anno, quando durante la ricreazione il professore aveva avuto una discussione con uno degli studenti che non voleva uscire dall'aula. Si trattava di un ragazzino nomade residente in un popoloso campo nel territorio di Paese. Un paio di giorni dopo il padre si era presentato a scuola col figlio maggiore 16enne e aveva discusso col professore, che alla fine si era preso un paio di sberle. Ed erano partite le denunce: quella del docente per lesioni, interruzione di pubblico servizio e violenza a pubblico ufficiale e quella dei genitori dell'allievo nei confronti del professore per abuso dei mezzi di correzione, per aver maltrattato il ragazzo al punto da indurlo in uno stato psicologico di disagio che lo aveva portato ad avere gli incubi di notte. Ma la Procura, nel luglio scorso, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo riguardante Falsone mentre sono ancora in fase di svolgimento le indagini sul padre dell'alunno del Casteller e del 16enne a processo a Venezia davanti ai giudici del Tribunale minorile.
De,Bar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci