«In tre anni diventerà un gioiello»

Mercoledì 20 Febbraio 2019
«In tre anni diventerà un gioiello»
IL RITRATTO
TREVISO Roberto Alibardi ha costruito la sua fortuna imprenditoriale nel recuperare oggetti in disuso scarti plastici e dare loro una nuova vita. Ora è pronto a fare lo stesso, per così dire, anche con l'ex Questura. Anzi, con l'intero quadrante a ridosso di Madonna Grande: «Perché la riqualificazione di un complesso così ampio, può diventare elemento da traino anche per altri interventi simili nella zona», spiegava ieri, subito dopo aver sottoscritto il preliminare di acquisto con il presidente di Fondazione Cassamarca, Luigi Garofalo.
RITORNO A CASA
«Ho già attuato degli investimenti in campo immobiliare in altre città sottolinea ma, da trevigiano, ci tenevo a fare qualcosa anche a Treviso, dove risiedo e che amo: discutendo con il presidente Garofalo è emersa questa opportunità e ho deciso di avviare questo impegno». Il 59enne imprenditore ha assicurato che seguirà il piano di ristrutturazione predisposto a suo tempo da Ca' Spineda e già approvato: «Procederemo in continuità, aggiungendo solo alcuni elementi di personalizzazione conferma - se tutto andrà come previsto, stimiamo di poter concludere i lavori nel giro di due o tre anni». Nella vecchia sede della Polizia di Stato, dunque, come ricorda lo stesso industriale, verranno ricavati appartamenti, negozi e uffici con un vasto parcheggio sotterraneo e soprattutto molto verde, con terrazze e giardini verticali. «Credo che proprio questo elemento, in un'area così centrale, possa essere il valore aggiunto che fa la differenza», nota il neo proprietario.
ECCELLENZA
Il nome di Alibardi non sarà forse tra i più noti al grande pubblico, ma è uno degli esponenti tipici di quella media industria di eccellenza che ha fatto grande l'economia della Marca e del Nordest. Nel 1982 ha fondato la Aliplast ad Ospedaletto di Istrana: azienda oggi leader nella raccolta di rifiuti industriali plastici e nel riciclo e nella produzione di polimeri rigenerati. È stata la prima ditta in Italia a raggiungere la piena integrazione lungo tutto il ciclo di vita della plastica: dai servizi ambientali di gestione e raccolta dei residui, fino alla produzione e alla vendita sul mercato di manufatti e materiali da imballaggio realizzati in plastica riciclata in proprio: oltre 103mila le tonnellate di materia seconda prodotte all'anno. Tra i clienti figurano grandi marchi nazionali dell'alimentare e delle bevande, dell'arredamento, della ceramica. Conta circa 350 dipendenti distribuiti nei cinque stabilimenti nel Belpaese e nei tre all'estero (in Spagna, Francia e Polonia) e nel 2017 ha fatturato 109 milioni di euro. Numeri che hanno attirato l'interesse del gruppo Hera di Bologna, colosso dei servizi di pubblica utilità da quasi 9mila dipendenti e oltre sei miliardi di euro di fatturato annuo. A partire da inizio 2017, la super-multiutility, in due tranche, ha rilevato le quote di maggioranza dell'azienda trevigiana: attualmente controlla l'80%, per il quale ha versato complessivamente 88,6 milioni di euro (in base agli accordi, il restante 20% verrà acquisito entro il 2022). Alibardi, tuttora presidente della sua creatura, insieme alla sua famiglia, ha così deciso di diversificare, investendo, tra l'altro, nell'immobiliare. Lo scorso aprile, tramite una sua società, era già stato protagonista di un'altra compravendita di alto prestigio: per 12,7 milioni di euro, si era aggiudicato Palazzetto Stern, storica dimora affacciata sul Canal Grande, da tempo convertita in un hotel di lusso, ceduto dall'Usl 3 di Venezia. Ora il nuovo colpo a Treviso.
Mattia Zanardo
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