IN OSPEDALE
TREVISO Decine di bambini, tra i 6 e i 15 anni, ogni anno nel trevigiano

Sabato 24 Agosto 2019
IN OSPEDALE
TREVISO Decine di bambini, tra i 6 e i 15 anni, ogni anno nel trevigiano sono vittime di maltrattamenti. E altri sono molto più piccoli, praticamente neonati. C'è chi subisce violenze fisiche, psicologiche, chi è vittima di abusi sessuali e chi è costretto ad assistere a scene di violenza tra i genitori che lasciano un segno profondo. I casi più gravi, quelli che hanno bisogno di un ricovero, non raggiungono la doppia cifra. In media sono 5 all'anno i piccoli che hanno bisogno delle cure dell'unità di Pediatria. Compresi i neonati a cui i genitori impongono una dieta vegana troppo rigida. Una quota che resta sempre troppo elevata. Sono i numeri che raccontano il lavoro svolto dall'équipe specialistica dell'Usl che si occupa di abusi sessuali e maltrattamenti su minori.
LA SQUADRA
Nell'équipe operano 4 psicologi e psicoterapeuti. Copre anche il territorio di Belluno e coordina l'attività delle altre 4 équipe del Veneto: Mestre, Padova (anche per Rovigo), Vicenza e Verona. Solo nella prima metà di quest'anno sono stati seguiti in Veneto oltre 500 minori. Il caso del 46enne trevigiano arrestato con l'accusa di aver registrato video hard con la figlia di 2 anni, è l'ultimo di una lunga e triste serie. L'équipe specialistica dell'Usl interviene su segnalazione dei servizi sociali, a partire dai consultori. Ma le segnalazioni possono arrivare direttamente dai pronto soccorso degli ospedali o dalle Pediatrie. «Il gruppo è composto da psicologi e psicoterapeuti appositamente formati per affrontare casi di gravi maltrattamenti spiega Roberta Durante, coordinatrice dell'équipe trevigiana . Noi ci prendiamo cura del bambino vittima di violenze attraverso percorsi di psicoterapia individuale e di supporto ai genitori». Negli ultimi anni l'attenzione è costantemente aumentata. E di conseguenza è lievitato il numero dei bambini e dei ragazzi seguiti. È una buona notizia. Il primo obiettivo è far emergere i problemi, in modo che non restino invisibili.
L'APPROCCIO
Gli approcci sono diversi in base all'età dei bambini e dei ragazzi. «Con quelli più grandi è possibile instaurare una relazione generalmente attraverso il canale del gioco. L'obiettivo è aiutarli a superare i traumi senza che si apra un processo di auto-colpevolezza specifica Durante mentre con i bambini che hanno anche meno di tre anni le cose sono diverse. In questi casi il nostro intervento è orientato soprattutto sui genitori o su chi si occupa dei bambini». Al momento l'équipe non ha preso in carico la bambina di due anni figlia del 46enne. C'è stata un'indagine che ha portato all'arresto del padre. Ma ora potrebbero essere chiamati proprio gli specialisti dell'Usl della Marca a prendersi cura della piccola. Un altro aspetto importante riguarda l'attività dell'équipe in ambito giudiziario. «Si interviene nel momento in cui c'è la necessità di sentire un bambino come testimone di un fatto o direttamente come vittima di una violenza conclude Durante i professionisti sono in grado di tutelare i più piccoli cogliendo le difficoltà e approntando per loro un ascolto in un ambiente che sentono come sicuro e protetto».
Mauro Favaro
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