In centinaia all'archivio di Stato per la mostra sul 7 aprile

Domenica 21 Aprile 2019
LA MOSTRA
TREVISO La mostra finirà il prossimo 4 maggio, al termine di un mese di apertura al pubblico, e rappresenta un'importante parentesi per la storia cittadina che sta attirando la curiosità di centinaia di cittadini. Nella splendida cornice dell'archivio di Stato, nel Chiostro e nella Sala dl Capitolo, da due settimane, è visitabile la più importante esposizionemai fatta di foto, documenti e cimeli legati al bombardamento del 7 aprile 1944, la ferita più sanguinosa lasciata dalla guerra in città. Dopo il raid dei bombardieri americani, rimasero solo un cumulo infinito di macerie, migliaia di morti e feriti, disperazione e dolore. Antonello Hrelia, che da decenni lavora per ricostruire la verità storica e mantenere vivo il ricordo di quella tragedia, il 4 aprile scorso ha inaugurato la mostra in collaborazione col Comune di Treviso, l'associazione Vittime Civili di Guerra, l' associazione Treviso 7 Aprile 1944, lo stesso Archivio di Stato e l associazione Treviso sotterranea. Ognuno ha contribuito alla ricostruzione di un capitolo di storia importante quanto ancora controverso.
LA TESTIMONIANZA
«Questa mostra è in assoluto, la mostra più grande fatta dopo 75 anni dal bombardamento del 7 Aprile 1944 - racconta Hrelia - ci sono infatti più di quattrocento tra immagini e documenti, otto gigantografie aeree fatte dagli aerei alleati durante il sorvolo della città, che fino a vent'anni fa erano ancora Top Secret, solo in questi ultimi anni le abbiano potute avere». E poi gli oggetti, forse la parte più toccante dell'intera esposizione: «All'interno della mostra - continua l'organizzatore - ci sono anche otto bacheche, contenenti libri, oggetti appartenuti a bambini dell' epoca, alcuni residuati bellici e infine una grande bacheca contenente decine di modellini di aerei, sia caccia che bombardieri che hanno bombardato la nostra città. Infine una ricca documentazione fotografica sui 130 bambini morti nei bombardamenti della nostra città durate la guerra».
ORARI
La mostra resterà aperta fino al 4 maggio: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.30; martedì e al giovedì dalle 9 alle 17. 00. Domenica e festivi è chiuso. «Bisogna vederla assolutamente - ripete Hrelia - per ricordare e non dimenticare».
P. Cal.
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