In bilico la candidatura in Regione Bof: «Io gli credo, ha donato i soldi»

Martedì 11 Agosto 2020
In bilico la candidatura in Regione Bof: «Io gli credo, ha donato i soldi»
LA RICOSTRUZIONE
TREVISO La password, la chiavetta, il commercialista che agisce in autonomia. Ma quei soldi, entrati sul conto corrente ai primi di maggio, quasi simultaneamente sono stati girati sul conto anticovid del Comune di Treviso. Inopportuno senza dubbio. Ma con la condizionale.
IL SEGRETARIO
Così il commissario Gianangelo Bof cerca di ricostruire la vicenda del Bonus di 600 euro accreditati sul conto del consigliere Riccardo Barbisan. E di converso, con il morale sotto i tacchi, l'espressione tesa Riccardo Barbisan consigliere regionale uscente e attuale consigliere comunale a Treviso, cerca di raccontare la sua verità sul bonus di 600 euro. Percepiti a fronte di uno stipendio mensile di 8000 euro come consigliere regionale. A fare la fine del furbetto però Barbisan non ci sta. «Ho subito girato quei soldi in beneficenza- chiarisce- sono tranquillo». E il segretario provinciale Gianangelo Bof gli crede. «Riccardo Barbisan è persona degna della massima stima- conferma Bof- ha portato pezze giustificative di tutto ciò che dice. Il suo commercialista ha ammesso di possedere chiavetta e password del suo conto e come in altre situazioni, di regolarsi in autonomia». Quando si sarebbe accorto dell'accredito in conto dei soldi, Barbisan ha dato subito mandato che fossero girati sul cono del Comune per l'emergenza Covid. «Di fatto dunque quei soldi sono rimasti in suo possesso per pochissimo. E sono finiti in un altro fondo pubblico che si è occupato si sostenere le situazioni più difficoltose». Ieri Barbisan è arrivato al K3 e ha atteso il suo turno. Voglia di parlare pochissima, sguardo basso. «Era veramente prostrato» ha confermato Bof.
LA CANDIDATURA
Stando alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi dal presidente Zaia, la sua candidatura alle regionali è attualmente in bilico. Zaia aveva infatti ribadito che chi tra i consiglieri e gli assessori in quota Lega avesse chiesto e percepito il bonus da 600 euro sarebbe automaticamente stato espulso. Ma il caso di Barbisan potrebbe fare storia a sè. «Intanto abbiamo chiesto al consigliere di preparare una memoria e di allegare i bonifici che abbiamo già visionato a riprova della sua buona fede. Poi valuteremo il da farsi, sentendo il parere del presidente» conclude Bof. E tuttavia pare che Zaia ieri fosse davvero adirato. «Io sono una partita Iva sono iscritto alla gestione separata, non vivo solo di politica- si giustifica Barbisan-ripeto, il mio commercialista ha agito in autonomia. Devo anche dire che non ho trovato il Presidente arrabbiatissimo, ma disposto ad ascoltarmi, tanto più quando ha saputo che l'intera cifra era andata stata girata al fondo emergenza del Comune di Treviso. E' tutto dimostrabile» spiega ancora Barbisan. A questo punto si attende il segnale politico. La Lega in Veneto ha dato un mandato chiaro: non si devono ricandidare gli amministratori che hanno percepito il bonus,scelta considerata altamente inopportuna. «Non conosco quali saranno le decisioni del partito. Ma lo sapremo tra il 20 e il 21 agosto. Per quel che mi riguarda, ho spiegato la mia posizione». (EF)
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