IL TERRITORIO
VALDOBBIADENE Alcuni ciclisti corrono troppo, specialmente quando

Domenica 20 Ottobre 2019
IL TERRITORIO
VALDOBBIADENE Alcuni ciclisti corrono troppo, specialmente quando scendono dalle strade di montagna, dal Cansiglio o dal Pianezze, tagliando a volte le curve. Ma anche certi automobilisti non sono da meno: con alcune manovre azzardate finiscono per causare incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti. La nuova tragedia spinge i sindaci dell'Alta Marca a rinnovare il loro appello, indistintamente, a ciclisti, motociclisti e automobilisti, ma anche a chi guida mezzi pesanti: «State attenti quando siete al volante. Stare in strada non è uno scherzo, né per noi né per gli altri».
GETTONATE
Le strade immerse nelle colline Patrimonio dell'Umanità, ma anche quelle che scalano le montagne locali, sono gettonate sette giorni su sette, ma in particolare nei fine settimana, da ciclisti professionisti e amatoriali. Si tratta di strade strette e tortuose, scandite da tornati e curve in cui spesso la visuale è minima, dal San Boldo alla provinciale che conduce alle Grotte del Caglieron. «Non ritengo che la categoria dei ciclisti crei un problema alla viabilità delle nostre strade, il problema puntualizza Tommaso Razzolini, vicesindaco di Valdobbiadene sono alcuni ciclisti che sono troppo azzardati e poco rispettosi del codice della strada. Purtroppo le pecore nere ci sono dappertutto». Razzolini testimonia in particolare qualche errato comportamento da parte di ciclisti lungo la strada del Pianezze. «Capisco che può piacere sfrecciare in discesa, ma bisogna rendersi conto che la strada è di tutti e quindi bisogna viaggiare con sicurezza per evitare disgrazie prosegue il vicesindaco -. Basta un attimo e si è a terra. Personalmente mi è capitato di trovare ciclisti che scendevano da Pianezze a centro strada. Ma ci tengo a sottolineare che la maggior parte di loro rispetta la destra e modera la velocità».
PIU' ATTENZIONE
Ne sa qualcosa anche il sindaco di Fregona Patrizio Chies. Gettonatissima, soprattutto nei fine settimana, la strada che sale in Cansiglio: «Oltre alle auto dei tanti che salgono in montagna, si aggiungono i ciclisti, numerosi testimonia Chies -. Lamentele ce ne sono da entrambe le parti: ciclisti che si sentono maltrattati e automobilisti che puntano il dito contro chi pedala in mezzo alla strada o affiancato ad altri. E non è facile superare i ciclisti qui, perché la strada è stretta. Ci sono dei ciclisti che sfrecciano ad una velocità inadeguata al mezzo». Non sono rari gli incidenti, l'ultimo in ordine di tempo poco tempo fa nei pressi delle grotte del Caglieron, su una curva. «Serve un comportamento civile da parte di tutti, ciclisti e automobilisti» sollecita Chies. Molto frequentato anche il passo San Boldo, la Strada dei Cento Giorni: «Proprio perché è un percorso gettonato rileva Cristina Da Soller, sindaca di Cison di Valmarino -, l'automobilista sa che può trovare dei ciclisti e viceversa. Manca però sempre un po' di rispetto reciproco nei tornanti. I ciclisti devono ricordarsi che è una strada e in caso di scontro si sa chi ha la peggio. A Rolle, pure molto frequentata dai ciclisti, per fortuna non c'è molto traffico e non si rilevano grosse problematiche».
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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