IL SIT-IN
ODERZO Si rifiuta di dare le proprie generalità alla polizia locale:

Martedì 27 Ottobre 2020
IL SIT-IN
ODERZO Si rifiuta di dare le proprie generalità alla polizia locale: denunciato un giovane manifestante. Ieri sera, in piazza Grande, c'erano pure degli agitatori. Terminati discorsi e testimonianze, diversi ragazzi hanno cominciato a protestare, scandendo ad alta voce «libertà, democrazia», e togliendosi le mascherine. La polizia locale, presente con i carabinieri, ha impedito che la protesta degenerasse. A un giovane che rifiutava di indossare la mascherina i vigili hanno chiesto le generalità e costui si è rifiutato di fornirle. Sarà denunciato per il rifiuto e multato con 400 euro per la mancanza della mascherina.
L'AGITAZIONE
La sindaca Scardellato ha dialogato per un'ora con i ragazzi che strepitavano, quasi una lezione di educazione civica per spiegare quali sono le competenze di un sindaco e quali quelle del governo. Prima, davanti a circa 500 persone con ristoratori, esercenti, lavoratori del mondo dello sport e dello spettacolo, Maria Scardellato insieme ai colleghi Righi di Motta di Livenza, Dan di Fontanelle, e al consigliere regionale Roberto Bet, ha espresso il pensiero unanime di come i nuovi provvedimenti nazionali non abbiano considerato le singole realtà regionali. «Cercheremo di intervenire affinché ci sia il supporto economico per i settori penalizzati ha detto Scardellato -. Dobbiamo rimanere uniti. Sappiamo che c'è la necessità di contenere il virus, ma perché invece di spendere tutti questi soldi (quelli promessi dal governo, ndr), non si è pensato a usarli prima per creare nuove terapie intensive lasciando lavorare le attività? Se viene a mancare il lavoro si sgretola tutto». «Certi eccessi ha aggiunto il sindaco Righi non significano che i bar siano i focolai del Covid». Diverse le testimonianze come quella di Marina Marchetto, titolare dell'enoteca Il Cristallino: «Si danneggia un'intera filiera, non solo il ristoratore bensì tutti coloro che ruotano intorno a lui». Appassionato l'intervento di Tony Verardo, il titolare dell'agenzia VA Production, che ha espresso il malessere del mondo degli eventi musicale e dello spettacolo. «Collaboro con Tony ci ha raccontato Francesco Bidoia, 25 anni -. Volevo continuare con questo mestiere, ho speso un sacco di soldi in strumentazione musicale e tutto è fermo». «Non capisco perché i bambini possano andare a scuola ma non possano fare sport ha aggiunto Benedetta, scuola di danza Time for Dancing. Gli studenti del Brandolini hanno manifestato con i cartelli avete tamponato il nostro futuro.
An.Fr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci