MONTEBELLUNA
(gm) Una serata dedicata alla disabilità. L'ha allestita il Rotary Club di Montebelluna che ha preso spunto dall'iniziativa che ha visto protagonista di un camp estivo Bruno Silvestri, un giovane di 21 anni. Un ragazzo lucido e acuto che, nonostante sia costretto su una sedia a rotelle, presta la sua attività alla cooperativa Rosa Canina, realtà cittadina presieduta da Renato Cima che da 30 anni dà lavoro a persone diversamente abili. «Bruno ha chiesto di poter partecipare a uno dei campi per ragazzi disabili che il nostro distretto organizza durante il periodo estivo -spiega la presidentessa Maria Laura Zisa- Per una settimana, accompagnato da un'amica, è stato nostro ospite trascorrendo la sua vacanza ad Auronzo, in una struttura immersa nella quiete dove ha potuto toccare con mano l'impegno rotariano nel rendere la montagna e le sue bellezze accessibili a tutti, anche a chi ha mobilità ridotta oppure è costretto in carrozzina, coniugando i valori di solidarietà, servizio e coinvolgimento sociale». Un'iniziativa di puro volontariato che, assieme agli altri tre progetti in corso da anni nel Triveneto ad Ancarano, Albarella e Peschiera del Garda, viene gestita direttamente dai soci iscritti: tra di loro c'è chi si occupa della preparazione dei pasti, chi serve a tavola, chi accompagna i ragazzi durante le attività ricreative oppure allestisce momenti ludici come teatro, karaoke ed altro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA (gm) Una serata dedicata alla disabilità. L'ha allestita il Rotary Club di Montebelluna che ha preso spunto dall'iniziativa che ha visto protagonista di un camp estivo Bruno Silvestri, un giovane di 21 anni. Un ragazzo lucido e acuto che, nonostante sia costretto su una sedia a rotelle, presta la sua attività alla cooperativa Rosa Canina, realtà cittadina presieduta da Renato Cima che da 30 anni dà lavoro a persone diversamente abili. «Bruno ha chiesto di poter partecipare a uno dei campi per ragazzi disabili che il nostro distretto organizza durante il periodo estivo -spiega la presidentessa Maria Laura Zisa- Per una settimana, accompagnato da un'amica, è stato nostro ospite trascorrendo la sua vacanza ad Auronzo, in una struttura immersa nella quiete dove ha potuto toccare con mano l'impegno rotariano nel rendere la montagna e le sue bellezze accessibili a tutti, anche a chi ha mobilità ridotta oppure è costretto in carrozzina, coniugando i valori di solidarietà, servizio e coinvolgimento sociale». Un'iniziativa di puro volontariato che, assieme agli altri tre progetti in corso da anni nel Triveneto ad Ancarano, Albarella e Peschiera del Garda, viene gestita direttamente dai soci iscritti: tra di loro c'è chi si occupa della preparazione dei pasti, chi serve a tavola, chi accompagna i ragazzi durante le attività ricreative oppure allestisce momenti ludici come teatro, karaoke ed altro.
