Il rogo e i danni: «Non voglio aiuti»

Martedì 16 Giugno 2020
Il rogo e i danni: «Non voglio aiuti»
PAESE
In attesa degli sviluppi investigativi e dei risultati delle autopsie sui cadaveri delle vittime dell'incendio che saranno eseguite oggi, a una settimana dal dramma si fa sempre più urgente la necessità di pensare al futuro. A quello di Sergio Miglioranza, unico sopravvissuto a quella notte di fuoco e morte, ma anche a quello dei tanti animali rimasti nella villetta sventrata dalle esplosioni. Miglioranza è stato dimesso venerdì e da allora è provvisoriamente ospite da una conoscente. A oggi risulta indagato per incendio colposo, mentre la magistratura procede nelle indagini mantenendo uno stretto riserbo.
L'AIUTO DAL COMUNE
La sorella Maria Teresa ha più volte rassicurato circa le condizioni di salute dell'anziano, almeno dal punto di vista fisico. La stessa parente aveva anticipato come, nonostante le diverse offerte di ospitalità temporanea ricevuta all'indomani della tragedia, non fosse esclusa l'ipotesi di rivolgersi alle istituzioni per cercare un aiuto concreto nei confronti dell'uomo. Da parte sua il Comune di Paese si era da subito fatto avanti, ma per il momento pare che lo stesso Miglioranza abbia preferito non farsi supportare dai servizi sociali. «Abbiamo provveduto a contattarlo già mercoledì sera, quando si trovava ancora ricoverato - spiega il sindaco Katia Uberti -. Né lui né la moglie erano mai stati seguiti da noi ma vista la condizione drammatica ci siamo immediatamente attivati, anche nell'ottica di trovare una soluzione abitativa. il signor Miglioranza ci ha però fatto sapere di potersi per il momento arrangiare. In questo momento non possiamo intercedere con i parenti poiché deve essere il diretto interessato a concordare di essere seguito dai servizi sociali. Se lo riterrà opportuno, noi saremo pronti a dargli tutto il sostegno del caso».
GLI ANIMALI
Oltre alle necessità del 68enne scampato alla furia delle fiamme che hanno strappato la vita alla moglie 67enne Franca Fava e all'amica e convivente 74enne Fiorella Sandre, resta aperta la questione animali. I Miglioranza infatti tenevano con sé non solo tre cani ma anche numerosi esemplari di animali da giardino, volatili in particolare. Fin da subito si era appurato come non si fosse salvato il meticcio nero che abitualmente dormiva in casa, affezionatissimo a Franca. Si temeva il peggio anche per un pastore tedesco e un rottweiler, che sono invece stati recuperati, sfamati dalle guardie zoofile mandate in loco dal Comune e si trovano ora al sicuro in canile. il loro destino è incerto perché ancora formalmente di proprietà dell'uomo che vanta però un losco passato con una condanna a tre mesi risalente al 2011. All'epoca i Nas trovarono in un recinto il cadavere impiccato di un cane che dall'autopsia risultò morto per un'emorragia e dunque appeso da vivo. Molte di più sono invece le oche, galli, galline, pulcini che al momento dell'incendio si trovavano nelle gabbie. Ieri sera i volontari Oipa e le guardie zoofile su disposizione del Comune e sotto il controllo di carabinieri e pompieri ne hanno recuperate una trentina. Alla fine della scorsa settimana era stato eseguito un sopralluogo alla presenza di Miglioranza per una prima valutazione. «Stimiamo ce ne siano molti di più, in parte si sono salvati perché le gabbie si trovavano in un punto riparato. Ci sono anche dei pulcini e sono molto sofferenti anche se vivi - aggiunge Mara Canzian di Oipa -. Li abbiamo rifocillati in questi giorni e ieri sera abbiamo provveduto a trasferirne una prima parte in un luogo sicuro. Molto più difficile è capire la sorte degli animali che erano liberi in giardino, che non sappiamo se siano morti o fuggiti». Oltre al pollame è stato anche recuperato un fagiano in pessime condizioni, probabile frutto di bracconaggio.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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