IL REPORTAGE
TREVISO Cartelli sulle porte dei condomini che invitano i residenti

Sabato 9 Novembre 2019
IL REPORTAGE
TREVISO Cartelli sulle porte dei condomini che invitano i residenti a prestare attenzione alla presenza di individui non conosciuti, negozi che dopo il tramonto chiudono le porte a chiave accogliendo solo i clienti che suonano il campanello, come nelle gioiellerie, e progetti tra residenti per unire le forze in modo da riuscire a installare delle telecamere di videosorveglianza anche all'interno delle palazzine. Sono le mosse con le quali i cittadini che abitano nei quartieri di Santa Maria del Sile, Sant'Angelo e Canizzano provano a difendersi dall'assalto dei ladri.
LE RAZZIE
Negli ultimi tempi sono stati messi a segno diversi colpi nelle abitazioni. L'epicentro è nella zona del parco Ducale. Ma anche altrove si respira preoccupazione. «Fino a pochi giorni fa sulle porte dei condomini c'erano dei cartelli che invitavano tutti a segnalare possibili movimenti sospetti. Poi sono stati tolti. La paura, però, è ancora palpabile racconta un ragazzo di Santa Maria del Sile vengono presi di mira in particolare gli appartamenti al primo piano. Per quel che mi riguarda, ho iniziato a stare più attento chiudendo la porta a chiave anche quando mi allontano per pochi minuti. Spesso i ladri non sono così organizzati: tentano di rubare qualcosa sfruttando dimenticanze come porte socchiuse o finestre ribaltabili. Aumentare l'attenzione verso le piccole cose può già rivelarsi determinante». Verso Sant'Angelo ci sono due negozi di parrucchiere che hanno scelto di barricarsi all'interno dopo le 17. Quando cala il sole, chiudono la porta a chiave. C'è un cartello che dice ai clienti di suonare.
CONTROMISURE
«Abbiamo messo il campanello qualche tempo fa. E adesso continuiamo a usarlo dopo il tramonto racconta uno dei titolari è una precauzione ulteriore. Non si sa mai. A volte ci ritroviamo da soli in negozio. Nei pochi minuti in cui andiamo in bagno, poi, il locale resta di fatto sguarnito. Meglio prevenire». Qualche cittadino ricorda che la provincia di Treviso è comunque una delle più sicure d'Italia. Ma questo non basta ad azzerare i timori. A livello statistico è sicuramente tra le più sicure. Quando si è tra quelli che vengono visitati dai ladri, però, i numeri lasciano il tempo che trovano. Lo sanno bene nella zona del parco Ducale. Solo qui ci sono appena stati tre furti.
LA PETIZIONE
«Abbiamo raccolto centinaia di firme per chiedere un'illuminazione pubblica migliore. Nella piazzetta le cose sono cambiate. Speriamo succeda lo stesso nelle stradine interne dice una signora allo stesso tempo ci stiamo organizzando tra di noi per riuscire a montare delle telecamere all'interno dei condomini e per migliorare il Controllo del vicinato. I furti creano angoscia. Anche per le cose che vengono rubate, certo, ma soprattutto per la violazione della propria intimità. Fortunatamente c'è una grande solidarietà tra residenti». Pure verso il quartiere di Canizzano si moltiplicano gli appelli per migliorare l'illuminazione pubblica. Non solo. Qui i cittadini chiedono inoltre di poter vedere più pattuglie delle forze dell'ordine. La sicurezza percepita, oltre a quella reale, non è da tenere in secondo piano. «L'illuminazione è sostanzialmente da rifare. Tra l'altro le luci non vengono nemmeno accese subito dopo il tramonto. Così si crea un periodo di penombra che favorisce chi punta a non farsi vedere tirano le fila due signore infine, sarebbe auspicabile che fossero presenti più agenti. Per la prevenzione dei furti, sicuramente, ma anche per tenere un po' più di ordine. Ci sono ad esempio le auto che parcheggiano costantemente sulle piste ciclabili e sui marciapiedi spingendo i pedoni a scendere in strada. Deve farlo pure chi spinge una carrozzina. Non è tollerabile. Anche questa è sicurezza».
Mauro Favaro
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