IL PUNTO
TREVISO Tre padri positivi al Covid da lunedì sera, il più

Domenica 18 Aprile 2021
IL PUNTO
TREVISO Tre padri positivi al Covid da lunedì sera, il più anziano ricoverato in ospedale e la chiesa chiusa ai fedeli già da mercoledì in accordo con il medico di base e con l'Usl per contenere i contagi. Durerà fino a domenica prossima la quarantena per tutta la piccola comunità religiosa dei Carmelitani Scalzi di Treviso, la chiesa in viale Oberdan sul Put. Nove i religiosi che vivono nel convento attiguo alla chiesa: «Tre sono i padri ammalati di Covid e uno solo, il più anziano, da lunedì è ricoverato in ospedale in modo da potergli dare maggiore assistenza medica spiega padre Aldino Cazzaro, il superiore dei frati carmelitani La situazione è stabile. L'anziano padre non è sotto ossigeno. Gli altri due invece, con normali sintomi, sono in quarantena qui in convento, nelle loro camere e in costante contatto medico».
LA QUARANTENA
Ha 86 anni il religioso ricoverato, settantenni gli altri due in isolamento: «L'edificio è grande. Non ci sono problemi di coabitazione assicura padre Aldino A maggior ragione non c'è nessun problema nell'affrontare il decorso della malattia. Ogni religioso ha una camera propria. Semplicemente non possono più scendere a mangiare in comunità, ognuno consuma i pasti nella propria stanza».
I PROVVEDIMENTI
E se da mercoledì è stata chiusa la chiesa, da ben prima, aspettando il ritorno in zona gialla, erano state sospese anche le numerose attività dispensate dai religiosi, aperte ai fedeli in arrivo da tutta la provincia che qui frequentano i carmelitani. Sospesi gli incontri per il cammino delle coppie sposate, le catechesi, il percorso per fidanzati. Mentre l'avviso pubblicato da mercoledì nel sito web della chiesa recita: «La comunità dei frati avvisa che il convento e la chiesa sono chiusi per motivi sanitari e non riapriranno prima di lunedì 26 aprile». L'esito dei tamponi di controllo è atteso entro sabato prossimo. Solo se tutti saranno negativi terminerà la quarantena: «Il convento, costruito negli anni '70, all'inizio ospitava una ventina di religiosi conclude padre Aldino Oggi ci viviamo in nove. Non ci mancano certo gli spazi per gestire la quarantena. Pensiamo invece all'enorme preoccupazione di tante famiglie quando sono costrette a gestire il contenimento del contagio da sole, in piccoli spazi, se tutto va bene di 80 metri quadrati».
Alessandra Vendrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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