IL PROGETTO
TREVISO Ottantamila euro in segnaletica, cartellonistica, lavori

Sabato 30 Maggio 2020
IL PROGETTO
TREVISO Ottantamila euro in segnaletica, cartellonistica, lavori di sutura tra le piste già esistenti per 60 chilometri complessivi: così il Comune di Treviso lancia il progetto Ciclopolitana, la metropolitana su due ruote. «Un primo passo verso la ridefinizione dell'intero servizio due ruote -annuncia il sindaco Conte- che prevede nuove piste in due anni e, già da Natale, il cantiere per la nuova bike station alla stazione ferroviaria».
LA SCOMMESSA
La bici sarà il mezzo più sicuro post Covid-19. Per questo il Comune ha presentato un piano organico di rete ciclabile che interessa tutto il territorio e si ispira alle grandi città del Nord Europa ma anche a realtà come Tel Aviv. «Dal Pums emerge che il tratto medio automobilistico in città del 35% degli intervistati è di 5 km. Questa è una distanza che potrebbe essere coperta senza alcun problema grazie alla bicicletta» rileva il vicesindaco De Checchi. Al momento il progetto armonizza e mette in sicurezza la rete di ciclabili già in dotazione che sarà organizzata in 13 linee in grado i coprire 32 km di percorsi già esistenti. Entro il 2021 saranno realizzare anche la ciclabile di Sant'Antonino e Santa Bona.
«Intanto era importante dare un segnale: siamo intenzionati ad intercettare tutti i fondi europei per fare di Treviso una città in cui la normalità sarà andare al lavoro su due ruote. Grazie anche ad incentivi sulla spesa e a premialità varie» chiarisce De Checchi.
TUTTI I PERCORSI
Una metropolitana su due ruote: 13 linee per 32 km ciclabili che interesseranno percorsi già esistenti, opportunamente riqualificati e migliorati. La linea 1 si chiamerà Ring Mura (4,9 km) e seguirà tutto il percorso delle Mura di Treviso. La linea due sarà invece la Noalese (2 km), la 3 Castellana (1,6 km), la 4 Feltrina (2,5 km), la 6 Santa Bona Nuova (4 km), la 7 Strada Ovest (1,7 km), la 8 Viale Vittorio Veneto (2 km), la 9 via Bibano (1 km), la 10 viale Brigata Marche (2,2 km), la 11 via IV Novembre (2,4 km), la 12 Alzaia (3,2 km), la 13 Terraglio (2 km). Negli stralci successivi la Ciclopolitana verrà implementata con le linee 14 Sant'Antonino (3,5 km), 15 Sant'Antonino (3,5 km), Santa Bona Vecchia (4,4 km) e San Pelajo (4 km) per un totale di 26 km. Ogni linea avrà un colore specifico e una cartellonistica dedicata con indicazione delle fermate. Per esempio, la linea 4 Feltrina sarà caratterizzata dalle tappe a Porta Santi Quaranta, viale Montegrappa, Eden, Stiore, San Liberale e Monigo comprensive delle indicazioni dei collegamenti con altre piste ciclabili, aree verdi, chiese, impianti sportivi e luoghi di interesse storico, artistico e paesaggistico.
COLLEGAMENTI SMARTPHONE
«Grazie all'interazione con TrevisoApp, sarà possibile collegarsi tramite smartphone per visualizzare mappe e servizi nelle vicinanze» aggiunge l'assessore all'ambiente Alessandro Manera. I lavori del primo stralcio, che interesseranno la messa in sicurezza dei tratti ciclabili e del posizionamento di cartellonistica verticale e orizzontale, partiranno a giugno e termineranno a settembre. Ma l'obiettivo della giunta è portare l'attuale pista ciclopedonale da 32 a 60 km con la realizzazione della linea 14 (Sant'Antonino), Santa Bona Vecchia e San Pelajo. «Stiamo infine in fase di progettazione per la ciclabile di Sant'Antonino. I tempi saranno più lunghi ma all'interno del mandato conteremmo di finire» evidenzia l'assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese. Nell'ambito dello del progetto Ciclopolitana verrà inoltre rinnovato il servizio di bike sharing TV Bike con 31 stazioni e 300 colonnine, una nuova flotta di biciclette, e l'allestimento di uan bike station strategica di fronte alla Stazione. «Biciclette, E-bike e monopattini permettono infatti spostamenti che, grazie a una rete intuitiva come la Ciclopolitana che stiamo realizzando, potrà ridurre il tempo degli spostamenti dei trevigiani -conclude il sindaco- Inoltre, abbiamo pensato ad un indirizzo e mail dedicato affinché i cittadini possano segnalare eventuali criticità per rendere il servizio sicuro, sempre accessibile e scorrevole per i mezzi».
Elena Filini
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