IL PROGETTO
TREVISO Negozi al piano terra; accanto un grande spazio espositivo;

Domenica 15 Settembre 2019
IL PROGETTO TREVISO Negozi al piano terra; accanto un grande spazio espositivo;
IL PROGETTO
TREVISO Negozi al piano terra; accanto un grande spazio espositivo; ai piani superiori uffici e un'area residenziale con un target medio-alto e la riqualificazione anche del lato dell'immobile che dà sua vicolo Fiumicelli. Ma non solo: per rendere più moderna la linea del palazzo, ci sarà anche un nuovo ingresso rivolto sui giardinetti di Sant'Andrea, un collegamento diretto a partire da piazza Borsa. Queste sono le linee che governano il progetto di riqualificazione del palazzo della Borsa seguite dai vertici della Camera di Commercio. E che, nei prossimi mesi, terranno banco sia sul mercato immobiliare, sia nella discussione politica.
L'OBIETTIVO
«La prima cosa è valorizzare questo palazzo - sottolinea Mario Pozza, presidente dell'ente camerale - e lo stiamo facendo con un nostro progetto. Poi valuteremo che fare». E qui le opzioni sono due: vendere l'immobile a un privato, oppure tenerlo e gestire le nuove attività. A oggi questa seconda possibilità sembra la più accreditata, anche se poi molto dipenderà dalle offerte che arriveranno e da chi le presenterà. In ogni caso l'affare è di quelli importanti, da almeno una trentina di milioni di euro. Il tempo comunque corre: il progetto di riqualificazione è ormai pronto, entro la fine dell'anno i vertici della Camera di Commercio potrebbero presentarlo ufficialmente. E sarà già un bell'indizio su destino che attende tutta l'area di piazza Borsa, dei giardinetti, di vicolo Fiumicelli: un quadrante strategico per il centro e in perenne lotta per essere salvato dal degrado. Il palazzo delle Borsa dovrebbe quindi mantenere la sua vocazione commerciale ed espositiva, mettendo a disposizione della città quella galleria che tanto manca ma che già sta funzionando come dimostrano le mostre dedicate a Leonardo da Vinci e quella dedicata alla Nba. A questa vocazione, verrà aggiunta quella residenziale. Sul progetto però ci sarà anche un confronto con l'amministrazione comunale mentre, sullo sfondo, resta chi chiede una decisione partecipata e collettiva.
IL TRASLOCO
Intanto procede velocemente l'iter burocratico che porterà il trasferimento degli uffici dell'ente all'Appiani. Dopo aver ricevuto l'ok dal Ministero, che di fatto ha accelerato tutto il processo, adesso Pozza potrà firmare assieme al presidente della Fondazione Luigi Garofalo, l'atto che sancisce il cambio di sede. La firma era inizialmente prevista per metà settimana, ma è slittata a fine mese per alcuni impegni di lavoro di Pozza. Ma è solo un dettaglio: chi deve materialmente provvedere ad allestire i nuovi uffici si sta già organizzando. Per il trasloco vero e proprio bisognerà attendere almeno sei mesi: la torre C della cittadella delle Istituzioni all'Appiani, dove si dovrà trasferire la Camera di Commercio, è rimasta chiusa e vuota per troppo tempo. Sono necessari dei lavori di ristrutturazione, indispensabili per ripristinare impianti, servizi e per cambiare anche gli arredi. Un intervento non particolarmente difficoltoso, ma che ha bisogno di tempo. La Camera di Commercio entrerà quindi nella sua nuova casa a metà 2020.
P. Cal.
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