IL PROGETTO
TREVISO Gli immobili comunali inutilizzati, e in città non ne

Martedì 15 Ottobre 2019
IL PROGETTO TREVISO Gli immobili comunali inutilizzati, e in città non ne
IL PROGETTO
TREVISO Gli immobili comunali inutilizzati, e in città non ne mancano, riconvertiti in strutture per social e co-housing come ostelli, foresterie, residenze per gli anziani. La Giunta ha approvato uno strumento urbanistico che facilita questa riconversione e, allo stresso tempo, avviato una ricognizione in tutto il patrimonio immobiliare per trovare gli edifici adatti. Il primo della lista è palazzo Moretti, per anni sede degli ambulatori dell'Usl 2 e di alcune associazioni e adesso in cerca di una nuova sistemazione. L'idea di trasformarlo in residenza per studenti universitari piace molto, soprattutto in un periodo in cui la spinta per dotare la città di nuovi servizi universitari è massima. Si avvicina sempre di più il momento del risiko universitario, il giro di valzer delle sedi voluto da Fondazione Cassamarca per fare spazio al nuovo corso di Medicina. Un ballo che prevede all'ex distretto i sei anni di corsi per i futuri medici, all'ex Dogana il trasferimento di Ca' Foscari e all'ex palazzo dell'Ance la laurea in Giurisprudenza. E in vista dell'inevitabile aumento del numero di studenti in arrivo in città, Ca' Sugana sta lavorando per predisporre soluzioni soprattutto sul fronte abitativo.
LA SCELTA
La giunta ha quindi dato il via a un'attività ricognitiva dei complessi edilizi di proprietà comunale del centro storico idonei all'insediamento di strutture tipo social e co-housing come foresterie, ostelli della gioventù, residenze per anziani attraverso un processo di loro riconversione e riuso. Questo «nell'ottica rigenerativa che vuole favorire la valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare comunale, oggi non utilizzato, adatto a ospitare strutture pensate per rispondere alle esigenze di nuove categorie sociali legate allo sviluppo della città», spiega l'assessore all'Urbanistica Linda Tassinari.
GLI OBIETTIVI
«L'intento dell'amministrazione - continua l'assessore - è quello di inserire all'interno degli strumenti urbanistici vigenti, soluzioni attuali e rispondenti a nuove esigenze sociali al fine di favorire la rivitalizzazione del centro storico tramite innovativi canali di sviluppo.Le nuove strutture, così riorganizzate, incentiveranno lo scambio reciproco di collaborazione e di opportunità e creeranno nel contempo una relazione positiva tra la dimensione personale e quella sociale, potendo ospitare per esempio anche gli studenti delle facoltà universitarie in via di sviluppo e creare nuovi metodi di vita in co-housing per giovani e anziani». Come detto uno dei primi immobili individuati è palazzo Moretti e riflessioni sono in corso anche su palazzo Scotti. Ma l'intento è più quello di trasformare in alloggi per studenti o co-housing per anziani palazzine ora di ristrutturare.
V. D. Z.
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