IL PIANO
TREVISO Senso unico pedonale in Calmaggiore, accessi al centro storico

Venerdì 4 Dicembre 2020
IL PIANO
TREVISO Senso unico pedonale in Calmaggiore, accessi al centro storico scaglionati, e direzioni d'uscita indicate da volontari della Protezione Civile. È il piano su cui stanno lavorando i tecnici degli uffici comunali per evitare assembramenti in città, e quindi potenziali situazione di rischio contagio, durante i fine settimana prenatalizi. È in quelle poche ore pomeridiane, il venerdì e il sabato, che sono state notate le maggiori criticità. «Al momento non prevediamo restrizioni particolari - precisa il sindaco di Treviso Mario Conte -, ma nel caso dovessero esserci delle situazioni di sovraffollamento, come extrema ratio, siamo pronti a disporre percorsi e parziali chiusure fino alla possibilità di introdurre il senso unico in Calmaggiore». Nei prossimi giorni vi sarà un attento monitoraggio dei flussi in centro storico, ma un primo quadro è già stato fatto lo scorso fine settimana, con i negozi presi d'assalto per gli sconti del black friday. E la corsa ai regali di Natale deve ancora cominciare. «Prepareremo un piano specifico - precisa il sindaco - anche se la speranza è quella di non doverlo attuare».
IL NODO
L'analisi dell'ultimo week end, fatta ieri mattina durante un vertice in Prefettura e come anticipato dal Gazzettino, non si è solo concentrata sui rischi di affollamento nelle vie centrali della città ma anche su un altro aspetto. «Le maggiori criticità le abbiamo riscontrate nei plateatici di alcuni locali - spiega Conte - dove per ovvi motivi la gente si toglie la mascherina per bere o fumare una sigaretta. Lì ci vorrà un po' di attenzione in più sia da parte dei clienti che da parte dei gestori dei locali». Il sindaco nei prossimi giorni convocherà una riunione con i rappresentanti della categoria per fare un richiamo sui comportamenti da tenere. «I gestori dei locali dovrebbero invitare i consumatori ad esempio ad allontanarsi uno alla volta quando è stata finita la consumazione - spiega il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà -, e a non intrattenersi troppo, accelerando il turn over. È chiaro che il problema non è trovarsi con qualcuno per bere un caffè, ma restare a chiacchierare per mezzora o più, senza mascherina. Beh questa è una delle situazioni che si deve cercare in tutti i modi di evitare. Cosa che purtroppo accade spesso nei locali».
LA CIRCOLARE
Durante l'incontro in Prefettura, al quale hanno anche partecipato i vertici delle forze dell'ordine, non si è parlato solo del piano anti assembramenti nel capoluogo. «Verrà inviata una circolare a tutti i sindaci, in modo che ognuno possa valutare la situazione nel proprio comune considerando il proprio contesto viario - afferma il prefetto -. Il problema potrebbe evidenziarsi ad esempio per città come Castelfranco». Prima di tutto però sarà necessario effettuare un preventivo monitoraggio, in modo da non farsi trovare impreparati sotto le festività, quando la caccia ai regali di Natale porterà nei centri storici migliaia di persone. «Bisogna poi considerare - precisa il prefetto Maria Rosa Laganà -, che, considerato le restrizioni riguardo gli spostamenti e lo stop agli impianti sciistici, in pochi lasceranno il proprio comune di residenza. Per questo è facilmente prevedibile e immaginabile che in molti, specie il venerdì e il sabato, si muoveranno in città. Nessuno vuole bloccare le strade o gli accessi a determinate zone, ma dobbiamo trovarci pronti con piani operativi capaci, in poco tempo, di risolvere il problema nel caso ci si trovi di fronte ad assembramenti pericolosi». Da qui la necessità di un piano, specie per Treviso, che preveda la possibilità di «disciplinare gli accessi e determinare dei percorsi» in centro storico. Quindi l'ipotesi di un Calmaggiore a senso unico, magari per le poche ore dello struscio, sotto la supervisione dei volontari della Protezione Civile o degli Alpini, pronti anche questa volta a dare il loro contributo. Il sindaco e il prefetto sperano comunque di poter tenere il piano nel cassetto. «Il week end del black friday ci ha preoccupati - conclude Laganà, ma col sindaco abbiamo condiviso che non c'è una situazione di emergenza. Non possiamo però escludere che nei prossimi fine settimana la cosa evolva ulteriormente. Per questo non dobbiamo e non vogliamo farci trovare impreparati. Dobbiamo insomma farci trovare pronti».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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