IL NODO
TREVISO «Se il green pass diventa obbligatorio anche per utilizzare

Lunedì 2 Agosto 2021
IL NODO
TREVISO «Se il green pass diventa obbligatorio anche per utilizzare il trasporto pubblico, noi non saremo in grado di fare i controlli. Non posso chiedere ai nostri autisti di occuparsi anche questo. Già devono guidare, controllare che il mezzo venga occupato al massimo all'80% della capienza, guardare i biglietti. Non possono fare altre cose». Giacomo Colladon, presidente di Mom, ribadisce il concetto e resta in attesa delle scelte che, forse già in settimana, verranno prese a Roma in materia di trasporti. E trattiene il fiato: Green pass obbligatorio per salire in autobus significa, dal suo punto di vista, creare problemi a non finire. «Ma i problemi - ribatte - non li avremo solo noi, ma tutte le società di trasporti in Italia».
STUDENTI
Colladon non si aspetta chissà quali notizie positive ma, al contrario, ha ben chiaro quali saranno le difficoltà. Alcune di soluzione a dir poco complicata: «La maggioranza dei nostri passeggeri sono studenti dai 13 ai 19 anni - sottolinea - ovvero le fasce meno vaccinate e senza Green pass. Ma se a settembre potremo far salire solo quelli dotati del permesso, come facciamo? Vorrà dire che la maggior parte dei ragazzi, magari proprio quelli più giovani, non potranno utilizzare il bus. E quindi? Li facciamo andare a scuola piedi? Spero che qualcuno stia pensando a queste cose, che dettagli non sono». Mom resta quindi in attesa: «Non possiamo fare altro, anche perché nessuno ci ha chiesto niente».
IL TAVOLO
L'attesa, insomma, è tutta per quanto uscirà dal confronto tra Ministero dei Trasporti e regioni. Una cabina di regia è già stata attivata e, la scorsa settimana, c'è stato un primo incontro tra le sigle che rappresentano le società di trasporti e i tecnici ministeriali. La questione Green pass non è l'unica presente sul tavolo. La ripresa della scuola a settembre rappresenta ancora un'incognita, sia per quanto riguarda la capienza dei mezzi, sia per gli orari. In settimana, a Roma, dovrebbe esserci un altro incontro per affrontare le questioni e dare le prime, chiare, indicazioni alle Regioni che poi dovranno concretizzarle nel territorio. Ma i confronti non mancano nemmeno a livello locale: «Immagino che dopo Ferragosto - osserva Colladon - ci incontreremo con provveditore e prefetto per affrontare i temi del prossimo anno scolastico. Personalmente sarei contento se venisse confermato lo schema già adottato: in percorso urbano un orario d'ingresso a scuola compreso tra le 8 e le 9 di mattina e in provincia tra le 8 e le 8,10. E che venga almeno confermata la presenza all'80%». Colladon punta molto sul numero di persone da poter caricare a bordo dei mezzi: «Se il Green pass diventa obbligatorio, allora mi aspetto che i nostri bus possano occupare il 100% dei posti. Altrimenti non ha molto senso».
SOLUZIONI
Però i controlli, se sarà necessario, qualcuno li dovrà pur fare. E Colladon torna sulle barricate: «Noi non siamo in grado di verificare se chi sale nei nostri mezzi ha o meno il Green pass. Se diventa obbligatorio, questo diventerà un problema per le forze dell'ordine. Questi controlli dovranno garantirli loro, altrimenti non ho idea di come muovermi. Ho visto che ci sono delle tecnologie per leggere i codici, ma bisogna vederle se e come, eventualmente, applicarle. È necessario che qualcuno chiarisca». Insomma, l'ostacolo c'è. E, mano a mano che passano i giorni, diventa sempre più alto: «E dire che con l'avvento dei vaccini pensavamo che la situazione migliorasse - si rammarica il presidente - invece i problemi, stando così le cose, potrebbero aumentare. Per il resto va tutto bene: a settembre avremo a disposizione una trentina di mezzi in più, dal punto di vista logistico siamo pronti. La questione più intricata è capire come ci dovremo comportare con il Green pass. Spero che le nostre ragioni vengano ascoltate». Mom sta anche spingendo molto sul piano della prevenzione. I bus vengono sanificati costantemente, oltre che controllati a campione per verificare pulizia ed eventuale presenza del virus. Tutto per fare argine contro i contagi: «Adesso - conclude Colladon - vedremo cosa dovremo fare in più».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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