IL NODO
TREVISO Salta il Vaccination day fissato per il 23 gennaio: 6mila operatori

Martedì 19 Gennaio 2021
IL NODO
TREVISO Salta il Vaccination day fissato per il 23 gennaio: 6mila operatori della sanità, tra strutture pubbliche e private, compresa l'Advar, restano senza vaccino anti-Covid. È il primo effetto del taglio deciso da Pfizer alle dosi destinate alla Marca. Oggi l'Usl riceverà 3.510 dosi: la metà di quanto previsto. E le consegne si annunciano ridotte anche per le prossime settimane. Di conseguenza slitta anche l'apertura della campagna alle persone con più di 80 anni: adesso si auspica di riuscire a vaccinare i 38mila anziani entro la fine di febbraio sperando nell'arrivo del vaccino Moderna.
I RICHIAMI
Attualmente la priorità è mettere via le dosi per garantire il richiamo a 21 giorni agli operatori della sanità, così come agli anziani e al personale delle case di riposo, che hanno già avuto la prima iniezione del siero Pfizer. «Per colpa di questa ditta ci dobbiamo bloccare spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl oggi tiriamo una riga: tutte le dosi di vaccino che arriveranno da qui alla fine del mese verranno usate per fare il richiamo a chi è già stato vaccinato una prima volta, allo scopo di non vanificare la prima iniezione. E dovremo rinunciare ad avviare come previsto le vaccinazioni alle prime fasce di ultraottantenni. Ci sono grandissimi disagi rispetto a una campagna vaccinale che era già partita». L'azienda sanitaria ha già accantonato 4.554 dosi. Oggi saliranno a 8.064. Queste verranno usate per i richiami sulle 7.604 persone operanti nelle strutture ospedaliere (5.854 nel pubblico e 1.750 nel privato) tra il 29, 30 e 31 gennaio e il 12 e 13 febbraio. Poi ci sono 1.195 medici già vaccinati tra dottori di base, pediatri e medici di guardia medica. E proprio ieri si è concluso il giro nelle rsa con la Prealpina, Botteselle, Casa Mia, Tre Carpini, Villa Fiorita e Opere Pie. A conti fatti, si è già a 17.629 dosi somministrate nella Marca. C'è ora il rischio che i vaccini non bastino nemmeno per assicurare la seconda dose? Dipenderà da eventuali ulteriori tagli di Pfizer. Il governatore Luca Zaia non ha lasciato margini di interpretazione: «Se viene a mancare anche solo una dose la prossima settimana avverte rischiamo di far saltare i richiami». Il Vaccination day di sabato era stato organizzato in collaborazione con l'Ordine dei medici e con l'Ordine delle professioni infermieristiche di Treviso. Medici, dentisti, veterinari, liberi professionisti, personale dei distretti e del dipartimento di prevenzione erano stati convocati negli otto centri vaccinali: il Sant'Artemio di Treviso, il Palapace di Cornuda, Casa Riese di Riese Pio X, il Palacicogna di Ponzano, il palazzetto dello sport De Vidi di San Biagio, l'ex Foro boario di Oderzo, l'ex biblioteca di Susegana e la palestra Pontavai di Vittorio Veneto. Ora è saltato tutto.
IL MONITO
Tra novembre e gennaio nei centri per anziani della Marca sono mancate 208 persone: il 27,9% dei 745 decessi totali. Un dato inferiore al 36,3% del Veneto. Ma comunque pesante. «Vuol dire che è mancato quasi il 5% degli anziani delle case di riposo chiosa Vigilio Biscaro, segretario dello Spi Cgil qualcosa è sfuggito di mano nella gestione dell'emergenza sanitaria? Bisogna capire cosa potrebbe non aver funzionato per correre presto ai ripari».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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