IL NODO
TREVISO Lo sport è pronto a ripartire. Dopo la seconda ondata del

Giovedì 28 Gennaio 2021
IL NODO
TREVISO Lo sport è pronto a ripartire. Dopo la seconda ondata del coronavirus, ormai è scattato il conto alla rovescia per la ripresa di partite, gare e allenamenti. Gli atleti e le squadre trevigiane non vedono l'ora. I numeri sono enormi. Ed enorme è anche il lavoro al quale è chiamata l'unità di Medicina dello sport dell'Usl della Marca, guidata da Patrizio Sarto. Nell'ultimo periodo parte del personale del distretto di Treviso è stato impegnato proprio sul fronte Covid. Durante l'epidemia le attività medico sportive sono rimaste bloccate per tre mesi e mezzo, come tutte le discipline specialistiche. E oggi ci sono oltre 4mila visite da recuperare. Non solo. Verranno rivalutati anche tutti gli atleti che sono stati contagiati dal Coronavirus. Non sono pochi. Basti pensare che nel trevigiano il virus ha colpito quasi 5mila under 14. L'obiettivo è evidenziare subito eventuali contraccolpi a livello cardiaco. «È prevista la rivalutazione per tutte le persone che sono state contagiate dal Covid, anche se con un certificato già in essere fa il punto Sarto, che dallo scorso 20 novembre è stato a sua volta impegnato nel reparto di Malattie infettive 3 dell'ospedale di Treviso sappiamo che purtroppo questo virus ha tante sedi di localizzazione e potrebbe interessare anche il cuore. Una buona parte dei ragazzi contagiati ha avuto dei sintomi, pur magari lievi. La rivalutazione servirà proprio per escludere che ci sia stato un interessamento cardiaco».
LISTE D'ATTESA
Gli orari aggiuntivi coperti nei distretti durante l'emergenza sanitaria hanno permesso di limare la montagna di richieste. Ma la lista d'attesa si allungherà comunque ad alcuni mesi. Inevitabile. Le procedure sono già chiare. Quello di Treviso sarà il distretto di riferimento per tutti gli atleti che hanno attraversato un'infezione da Covid moderata o grave. Le visite medico sportive saranno possibili ad almeno 30 giorni dal tampone negativo. Fanno eccezione gli atleti di interesse nazionale e internazionale con impegni a breve scadenza. «Avranno la precedenza nella rivalutazione spiega Sarto ci saranno approfondimenti specifici, come per gli atleti professionisti, per valutare se ci può essere un ritorno all'attività sportiva senza problemi».
IL PROTOCOLLO
La Medicina dello sport dell'Usl trevigiana, in collaborazione con l'Università di Siena, ha sviluppato un protocollo valutativo ad hoc per i casi di post-Covid. «Abbiamo lavorato per mettere a punto la strategia migliore dal punto di vista della valutazione specifica il primario non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un fenomeno nuovo per tutta la popolazione, anche per quella giovanile: non è ancora chiaro che tipo di interessamento il virus possa aver determinato». Il recupero delle prestazioni è già iniziato. In realtà l'attenzione verso il mondo dello sport non è mai calata. Lo stesso Sarto ha partecipato a una serie di webinar attraverso i quali è stato possibile incontrare e formare oltre 600 società sportive. «E abbiamo sempre trovato una grandissima attenzione sottolinea i dirigenti hanno lavorato tantissimo. I centri sportivi sono ben strutturati in relazione alla necessità di rispettare rigidi protocolli. Se non si rispettano, gli spogliatoi diventano a rischio come altri contesti. Non si può abbassare la guardia». Questo, però, non vuol dire che lo sport non possa ripartire, pur con le dovute precauzioni. «Meglio all'aria aperta. Se si è al chiuso, la soglia di attenzione deve aumentare spiega il primario la mascherina va indossata quando si è impegnati in attività fisiche non intense. Nel momento in cui lo sforzo diventa intenso, è importante ridurre il numero di persone presenti, favorire l'aerazione e attuare un rigido controllo degli accessi». Ieri nella Marca sono emersi 143 nuovi contagi. Il numero dei trevigiani che stanno combattendo l'infezione, però, è sempre più basso: si è arrivati a 3.478 (-283 in un solo giorno). Anche i ricoveri sono scesi: oggi negli ospedali ci sono 302 pazienti Covid positivi (compresi 40 in Terapia intensiva). Ma purtroppo c'è ancora l'onda lunga dei decessi. Ieri sono mancate altre 15 persone contagiate dal Covid. Il totale dei lutti ha superato quota 1.300. Con gli ultimi, le vittime registrate nella Marca in poco più di undici mesi di epidemia sono salite esattamente a 1.313.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci