IL LUTTO
TREVIGNANO Solare, pieno di vita, sempre sorridente. «Lui era così,

Lunedì 5 Novembre 2018
IL LUTTO
TREVIGNANO Solare, pieno di vita, sempre sorridente. «Lui era così, positivo, gentile, una forza della natura: non voglio credere che non ci sia più». Tra Cornuda, dove al ristorante La Forcola ormai uno di famiglia, e a Falzè di Trevignano, dove viveva coi genitori, ieri non si parlava che della morte di Alessandro Gagno. Appassionato di montagna e di cucina, dopo un'esperienza a Londra era tornato in Italia ma il suo sogno era sempre quello: diventare un esperto di enogastronomia, farsi un nome, costruirsi così un futuro. La sua vita si è spezzata improvvisamente alle due e mezza dell'altra notte, subito dopo essere partito dal ristorante, dove aveva concluso il turno.
GLI STUDI
«Era irrefrenabile, pieno di vita» sono le poche parole dei parenti che in questi momenti si sono chiusi nel dolore di una perdita troppo dura da sopportare. Alessandro era il figlio adottivo di Ettore Gagno e Floriano. Era entrato nella loro vita come un raggio di sole all'età di tre anni ma in poco tempo aveva conquistato i cuori di tutti. «Era un leader, un punto di riferimento per tutti» dicono i suoi tanti amici che ieri, uno dopo l'altro, gli hanno dedicato un pensiero affidandolo alle pagine del profilo Facebook del ragazzo. Dopo le elementari, frequentate con successo, Alessandro aveva studiato alle medie di via Moretti a Biadene. Poi la sua voglia di vivere, di lavorare, di provarci sempre, lo aveva spinto ad iscriversi all'istituto alberghiero. Sui banchi faceva fatica, forse gli sembrava di perdere tempo, e così aveva abbandonato gli studi preferendo l'attività lavorativa.
L'ESPERIENZA NELLA CITTY
Si è subito distinto come cameriere, lavorando nei più prestigiosi e rinomati ristoranti montebellunesi. I palati fini lo hanno visto all'opera al Sasso di Montebelluna, da Celeste dei fratelli tono e pure al Matorosso. C'era però qualcosa che mancava ad Alessandro. E così, come fanno molti giovani, aveva voluto provare un'esperienza all'estero. Lo aveva fatto in grande stile e per lui si erano spalancate le porte dell'Holtel Ritz di Londra, a Piccadilly. Tornato nella Marca Alessandro si era fatto conoscere anche alle piscine del Box Sporting Club di Montebelluna prima approdare alla Forcola di Cornuda, suo ultimo impiego. «Era molto educato, professionale, uno con cui era bello lavorare» lo ricordano i suoi datori di lavoro.
IL DOLORE
I genitori di Alessandro, Ettore Gagno e Lorena Florian, sono persone note a Biadene di Montebelluna, dove c'è la sede della loro azienda, la Rel Cart,e a Falzè, dove risiedono da diversi anni. Informati dalla Polstrada su quanto accaduto hanno subito raggiunto Crocetta per vedere cosa fosse successo ma sono stati tenuti a distanza. Per loro sarebbe stata una scena troppo straziante da vedere. Il corpo del giovane è stato ricomposta all'obitorio di Montebelluna. Oltre ai genitori Ettore e Lorena, Alessandro lascia una sorella di 18 anni Noela, adottata in Congo.
Luciano Beltramini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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