IL LUTTO
CONEGLIANO Chiamato a sostituire il viceparroco, stroncato lo scorso

Giovedì 21 Gennaio 2021
IL LUTTO
CONEGLIANO Chiamato a sostituire il viceparroco, stroncato lo scorso aprile dal coronavirus, è morto a sua volta a causa del Covid-19. Un altro lutto per la parrocchia di Santi Martino e Rosa, in centro a Conegliano, che piange la scomparsa di padre Adriano Camparmò, ucciso in due settimane dal virus. Una parrocchia, punto di riferimento importante soprattutto per i giovani, che il 28 aprile aveva dovuto dare l'addio a padre Giuseppe Garbin, anche risultato positivo e spentosi in ospedale.
LA TRAGEDIA
Padre Adriano Camparmò aveva 78 anni. Era arrivato nella parrocchia di Conegliano nel 2019 e dallo scorso ottobre aveva assunto il ruolo di vice parroco, affiancando il parroco, padre Giuseppe Menzato (a sua volta ammalatosi di Covid la scorsa primavera), che ricopre l'incarico dall'autunno del 2019, ma che operava da anni in quella stessa comunità a Conegliano. Il 4 gennaio aveva iniziato a non stare bene. Padre Camparmò aveva poche linee di febbre, ma aveva deciso lo stesso di sottoporsi al tampone per accertarsi di non aver riscontrato il Covid. Il tampone era risultato negativo. La cosa lo aveva sollevato, ma la febbre comunque non accennava d diminuire, nonostante la terapia antibiotica che gli era stata prescritta. Dopo quattro giorni di cure senza risultati padre Camparmò si è sottoposto a un altro tampone, che questa volta però risulta positivo. Subito viene disposto il suo ricovero nel reparto Covid dell'ospedale di Vittorio Veneto. Le cure sembrano procedere bene e padre Camparmò sembra riprendersi. All'improvviso però il suo quadro clinico precipita fino alla morte avvenuta martedì. Solo due settimane dopo la comparsa dei primi sintomi.
LA FEDE
Padre Adriano Camparmò era nato il 20 settembre del 1942 a Gaianigo di Gazzo, in provincia di Padova. Era stato ordinato sacerdote il 27 giugno del 1970 a Vicenza. Prima di arrivare a Conegliano, negli anni del suo massimo impegno, era stato, tra l'altro docente di teologia a Viterbo, dove i Giuseppini hanno una delle loro più importanti sedi di formazione, parroco a Ravenna e direttore dell'Istituto Sacro Cuore di Modena, retto sempre dai Giuseppini. Il suo arrivo in città per affiancare i confratelli alla parrocchia dei Santi Martino e Rosa, dove lo scorso autunno si era messo a disposizione e aveva accettato di fare il viceparroco con quello spirito di servizio disinteressato verso gli altri che lo ha sempre contraddistinto, era stato per tutti una gioia. Grande come il dolore ora della sua dipartita.
L'ADDIO
Il funerale avrà luogo domani alle 11 nella chiesa di San Martino, dove la salma arriverà alle 10. Questa alle 20 sarà recitato il rosario in suffragio. La cerimonia funebre sarà presieduta dal superiore provinciale della Congregazione di San Giuseppe, padre Tony Fabris, e concelebrata del vicario episcopale per la vita consacrata, monsignor Piergiorgio Sanson. Poi padre Adriano Camparmò tornerà a casa: verrà sepolto nel cimitero di Grossa di Gazzo Padovano, sua terra d'origine dove riposerà in pace.
Giampiero Maset
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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