Il gruppo social: «Conte ci ignora». Ma lui: «Penso al fare»

Sabato 9 Novembre 2019
Il gruppo social: «Conte ci ignora». Ma lui: «Penso al fare»
LA POLEMICA
TREVISO Botta e risposta tra il gestore della pagina Facebook Furti in corso e il sindaco Mario Conte. A Cristian Demma non è andato giù che il primo cittadino non abbia preso in considerazione l'attività del gruppo per arginare i colpi nelle case registrati nell'ultimo periodo. E dopo il furto di mercoledì con una 90enne trattenuta con la forza nella sua abitazione di Santa Maria del Rovere, si è sfogato sul social network. «Se qualche sindaco vuole metterci da parte lo faccia pure, poi saranno le migliaia di persone che ci seguono a tirare le somme», dice Demma riferendosi al fatto che Furti in corso è seguita da quasi 17.500 cittadini. La risposta di Conte non si è fatta attendere. Il primo cittadino non ha intenzione di accendere polemiche su un tema delicato come quello della sicurezza: «Non chiudiamo le porte in faccia a nessuno chiarisce ho avuto modo di incontrare Demma, ho anche apprezzato il lavoro svolto di condivisione di informazioni e non capisco il motivo di uno sfogo simile. Siamo tutti impegnati sul fronte della sicurezza». «A noi i cittadini chiedono telecamere e presenza fisica di forze dell'ordine continua gruppi WhatsApp e Facebook sono sicuramente degli ottimi strumenti di sensibilizzazione, che però devono essere coordinati con le forze dell'ordine. Il tavolo di sicurezza è diretto molto bene dal prefetto, che ci ha portati a essere tra le province più sicure in Italia. Non voglio perdere tempo con inutili problemi social. C'è molto da lavorare. Non ho tempo ed energie da spendere per leziosismi social. Chi vuole contribuire alla sicurezza lo faccia, punto e basta».
SCINTILLE
Per Demma, però, il mancato riferimento al gruppo Furti in corso non è casuale. «Mi dispiace che continuino volontariamente a non menzionare il gruppo e la nostra associazione, ma forse è proprio per questo che godiamo della fiducia di 17.500 persone che vedono quanto facciamo e quanto ci diamo da fare conclude Demma penso che questa famosa finestra sulla realtà dia sempre più fastidio, quindi meglio appoggiare un'associazione che non esterna la problematica. Se sono dovuti intervenire con rinforzi dal battaglione carabinieri vuol dire che furti ce ne sono, e anche molti. Continuano a riferirsi al fatto che siamo la provincia più sicura. In realtà in quella classifica non siamo alla fine, ma nel mezzo. Forse dobbiamo essere felici perché altre città sono prese peggio, ma io sono egoista e guardo il mio orticello, cioè alla mia provincia».
M. F.
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