IL DRAMMA
VALDOBBIADENE La mamma ci ha pensato a lungo prima di trovare le parole

Lunedì 13 Luglio 2020
IL DRAMMA VALDOBBIADENE La mamma ci ha pensato a lungo prima di trovare le parole
IL DRAMMA
VALDOBBIADENE La mamma ci ha pensato a lungo prima di trovare le parole giuste. Poi gliel'ha detto: «Mi dispiace caro, Vittoria non ce l'ha fatta». Con l'aiuto di uno psicologo, la madre del 16enne alla guida della Vespa dove lo scorso 27 giugno a Farra ha perso la vita l'amica Vittoria De Paoli, 14enne di Maser, ha comunicato al figlio, appena uscito dal coma, il decesso dell'amica. «Mio figlio è devastato dal dolore e non si da pace - racconta affranta la donna -. Non ricorda assolutamente nulla della festa o dell'incidente. Ha ripreso conoscenza ed è lucido, ma le numerose ferite che ha riportato non gli danno tregua e soffre moltissimo per la morte di Vittoria».
IN OSPEDALE
Il giovane, di Valdobbiadene, sta lentamente iniziando la riabilitazione. Ha il femore rotto, un braccio rotto e un dito che gli è stato riattaccato, oltre che alla ferita più grave alla testa. «Ha subito un'operazione durata quattro ore, e i medici ci hanno detto che ci sarà bisogno di intervenire di nuovo con un altro intervento non appena le condizioni lo permetteranno» spiega il genitore.
LA TRAGEDIA
Il 16enne e Vittoria, quel sabato sera, erano in sella alla Vespa 125 del ragazzino. Avevano entrambi partecipato a una festa, ma verso le 23 si erano allontanati assieme, in motorino, per fare un giro, forse per raggiungere il bar più vicino. Poi lo schianto, all'altezza di una curva in via Rialto. Le ruote sono finite contro la recinzione in cemento di un'abitazione ed entrambi i giovani sono stati sbalzati dal motorino, finito poi contro un lampione. La 14enne, venne subito soccorsa dai medici del 118 e trasferita in ospedale, ma morì poco dopo il ricovero. Il 16enne invece venne portato d'urgenza al Ca' Foncello di Treviso. Gravissime le sue condizioni, che hanno costretto i medici a sottoporlo a un delicatissimo intervento alla testa. È rimasto in coma fino a pochi giorni fa, quando i dottori lo hanno svegliato. Le sue condizioni, però, rimangono ancora molto serie.
LA CAMPAGNA
Stando a quanto emerso nelle ricostruzioni delle forze dell'ordine, i due ragazzini non indossavano il casco. Dettaglio che, unito alla giovane età dei due amici, ha riaperto la discussione sulla necessità di continuare a potenziare le attività formative sulla sicurezza stradale, dirette in particolare ai più giovani. «Tragedie come questa sconvolgono tutta la comunità e non solo - ha detto il sindaco di Maser Claudia Benedos -. Sono vicina alla famiglia del 16enne, che so sta soffrendo molto sia per il figlio che per la giovane Vittoria, della cui morte si sentono in qualche modo responsabili. Mercoledì mattina ho fissato un appuntamento con la responsabile dell'Associazione familiari e vittime della strada Onlus, la dottoressa Paola Conte, per definire alcune iniziative sul fronte della prevenzione. Ogni attività utile a migliorare la sicurezza sulle strade e a formare i giovani sulle conseguenze che possono derivare da condotte di guida pericolose, non in linea con il codice della strada, deve essere una priorità». Sulla stessa linea il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese; « La mia vicinanza va alle due famiglie colpite da questa tragedia che ci ha lasciati tutti con un profondo vuoto e con la consapevolezza che dobbiamo tutti fare di più, sensibilizzando ogni giorno i nostri ragazzi sulla sicurezza stradale».
Pio Dal Cin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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