IL DIBATTITO
TREVISO Meno risorsa uguale meno sicurezza. Per i sindaci della

Mercoledì 14 Agosto 2019
IL DIBATTITO TREVISO Meno risorsa uguale meno sicurezza. Per i sindaci della
IL DIBATTITO
TREVISO Meno risorsa uguale meno sicurezza. Per i sindaci della Marca l'equazione fra la diligenza finanziaria chiesta agli enti locali e la qualità dei servizi è senza incognite e facile da risolvere: troppo segni meno e senza soldi crolla tutto, a cominciare proprio dalla sicurezza perché a essere penalizzata è spesso la polizia locale, come nel caso di Caerano San Marco il cui sindaco, venerdì scorso, è rimasto vittima dell'aggressione di alcuni nomadi che voleva far allontanare da solo dall'area che stava occupando abusivamente.
I COMMENTI
«Mi spiace molto per il collega - chiosa il sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski - a cui va la più totale solidarietà ma un tantino ingenuo mi pare sia stato. Se vai a fare uno sgombero da solo conti come il due di picche, se mandi i carabinieri o i vigili con copia della ordinanza che vieta la sosta in mancanza di aree idonee attrezzate le cose cambiano». Ma Gianni Precoma, primo cittadino di Caerano, di vigili se ne può permettere solo uno e proprio questo ha cercato di fare lo sgombero da solo. «Così non si può più andare avanti - attacca Antonello Baseggio, neo eletto sindaco di Ponzano - i tagli che vengono imposti dal governo centrale per far quadrare i conti pubblici pesano in gran parte sui Comuni, a cui è stato tolto anche quel poco di capacità impositiva che c'era in passato. Noi la soluzione per non depotenziare la Polizia Locale l'abbiamo trovata grazie ad un accordo con il comune di Povegliano, il che ci consente di avere in forza 4 agenti più 2. Ma questi consorzi non sono sempre possibili: le regole draconiane sulle assunzioni e il turn over del personale pubblico sono un fardello che ormai impedisce di poter essere efficienti. E il problema non riguarda soltanto la polizia locale ma anche i servizi sociali e la Protezione civile».
I DUBBI
Dubbioso sui consorzi è Marzio Favero, sindaco di Montebelluna con alle spalle una lunga carriera di problematiche affrontate nell'ambito della gestione della presenza dei nomadi nel territorio. «Mettere insieme delle debolezze non crea una forza - dice a riguarda degli accordi intracomunali sulla Polizia Locale - il vero problema è che dal governo Monti fino a quello Renzi è stata fatta macelleria della finanza locale. Una volta ricevevamo le briciole dell'Irpef sotto forma di trasferimenti ma almeno era qualche cosa, adesso delle tasse raccolte nel territorio a noi non torna più nulla. Ci hanno lasciato l'Imu ma solo la fetta più piccola, perché il vero gettito, quello relativo alle attività produttive e agricole se lo mangia tutto lo Stato centrale. E così i nodi rimangono tutti da sciogliere. Conosco bene la situazione di Caerano, come è possibile immaginare di poter presidiare il territorio con un solo agente a disposizione?». «Secondo quanto previsto dalla norma - puntualizza il sindaco di Castelfranco e presidente della Provincia Stefano Marcon - dovrebbe esserci un agente di Polizia Locale ogni mille abitanti. Invece non è così da nessuna parte e tutti i Comuni hanno la pianta organica dei Vigili mezza vuota. Del resto ci costringono a fare gli acrobati dei bilanci e non solo per quanto riguarda la sicurezza. Basterebbe del buon senso e individuare tre o quattro materie di competenza delle amministrazioni comunali che abbiano un particolare impatto sulla vita della comunità e allargare un po' i cordoni della borsa. E invece non ci resta che sperare nell'autonomia e augurarci che quel traguardo faccia ripartire anche il cammino parallelo dell'autonoma finanziaria vera dei Comuni». Nel frattempo i tre autori del pestaggio a sono stati individuati. «Ora che le Forze dell'ordine, cui va il nostro plauso, hanno chiuso il cerchio su questi malviventi - ha proseguito la Rizzotto - è doveroso che la Giustizia faccia il suo corso. I tre delinquenti si sono scagliati sul Sindaco con violenza cieca ed immotivata e per questo mi aspetto la massima severità nei confronti di questa gente. La pazienza dei cittadini di Caerano San Marco, dopo questo vile attacco, è definitivamente terminata: ora è il momento di far capire a questa teppaglia che picchiare qualcuno nella nostra società è reato».
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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