IL CONVEGNO
TREVISO «La difesa della produzioni tipiche dalle contraffazioni e la loro valorizzazione passa per un adeguato apparato normativo e per una sua approfondita conoscenza da parte non solo degli operatori economici». Lo ha scritto già nel 2017 la Commissione Europa nel documento che introduce le più recenti misure a contrasto delle contraffazioni e che viene utilizzato anche come parte del preambolo che la UE vuole sia presente negli accordi commerciali con gli altri Paesi. La mente vola al parmesan, grottesca imitazione del parmigiano reggiano, o le mozzarelle americane che tutto sono ma non mozzarella, così come anche alla tutela di quella che ad esempio per la Marca è la più celebrata produzione: quella del vino e in particolare del Prosecco. È anche in questo senso che si muove l'iniziativa, promossa dal Consiglio Superiore della magistratura, che il 3 e 4 ottobre prossimi organizza presso la sala Convegni di Ca' dei Carraresi un seminario di formazione sulla tutela penale e civile della produzione vinicola in Italia. La scelta di Treviso non è casuale, considerata la recente elezione delle colline del Prosecco a patrimonio dell'Unesco. Un riconoscimento non solo alla bellezza e al fascino di terre e paesaggi ma anche una grande occasione per uno sviluppo economico fondato sull'eccellenza per antonomasia della nostra provincia.
IL PROGRAMMA
Con il coordinamento di Lisa Micochero, Deborah De Stefano, Maria Antonia Maiolino e Federica Baccaglini della dott.ssa Luisa Napolitano, Componente del Comitato Direttivo della SSM e responsabile del corso, la due giorni ha lo scopo di approfondire la portata innovativa della L. n. 238/16, il cosiddetto testo unico del vino, l'analisi dei primi decreti attuativi in materia e la normativa europea di riferimento.
LA NORMATIVA
Saranno poi previste due diverse sessioni, la prima riguardante la tutela penale, in cui saranno approfonditi l'attività di prevenzione e contrasto delle frodi agro-alimentari in materia, da porre in stretta relazione con le attività illecite riguardanti la produzione e il commercio del vino. La seconda sessione avrà invece ad oggetto l'analisi della evoluzione giurisprudenziale in materia di diritto industriale con riguardo al settore dei marchi e brevetti nel settore vinicolo. Verranno inoltre approfonditi i codici dei segni del territorio: le DOC, DOP, IGP, IGT e le menzioni geografiche, con particolare riferimento alle interferenze tra marchi e denominazioni geografiche.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO «La difesa della produzioni tipiche dalle contraffazioni e la loro valorizzazione passa per un adeguato apparato normativo e per una sua approfondita conoscenza da parte non solo degli operatori economici». Lo ha scritto già nel 2017 la Commissione Europa nel documento che introduce le più recenti misure a contrasto delle contraffazioni e che viene utilizzato anche come parte del preambolo che la UE vuole sia presente negli accordi commerciali con gli altri Paesi. La mente vola al parmesan, grottesca imitazione del parmigiano reggiano, o le mozzarelle americane che tutto sono ma non mozzarella, così come anche alla tutela di quella che ad esempio per la Marca è la più celebrata produzione: quella del vino e in particolare del Prosecco. È anche in questo senso che si muove l'iniziativa, promossa dal Consiglio Superiore della magistratura, che il 3 e 4 ottobre prossimi organizza presso la sala Convegni di Ca' dei Carraresi un seminario di formazione sulla tutela penale e civile della produzione vinicola in Italia. La scelta di Treviso non è casuale, considerata la recente elezione delle colline del Prosecco a patrimonio dell'Unesco. Un riconoscimento non solo alla bellezza e al fascino di terre e paesaggi ma anche una grande occasione per uno sviluppo economico fondato sull'eccellenza per antonomasia della nostra provincia.
IL PROGRAMMA
Con il coordinamento di Lisa Micochero, Deborah De Stefano, Maria Antonia Maiolino e Federica Baccaglini della dott.ssa Luisa Napolitano, Componente del Comitato Direttivo della SSM e responsabile del corso, la due giorni ha lo scopo di approfondire la portata innovativa della L. n. 238/16, il cosiddetto testo unico del vino, l'analisi dei primi decreti attuativi in materia e la normativa europea di riferimento.
LA NORMATIVA
Saranno poi previste due diverse sessioni, la prima riguardante la tutela penale, in cui saranno approfonditi l'attività di prevenzione e contrasto delle frodi agro-alimentari in materia, da porre in stretta relazione con le attività illecite riguardanti la produzione e il commercio del vino. La seconda sessione avrà invece ad oggetto l'analisi della evoluzione giurisprudenziale in materia di diritto industriale con riguardo al settore dei marchi e brevetti nel settore vinicolo. Verranno inoltre approfonditi i codici dei segni del territorio: le DOC, DOP, IGP, IGT e le menzioni geografiche, con particolare riferimento alle interferenze tra marchi e denominazioni geografiche.
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
