IL CONFRONTO
TREVISO «Nessuna possibilità di confronto. Siamo preoccupati

Mercoledì 1 Luglio 2020
IL CONFRONTO
TREVISO «Nessuna possibilità di confronto. Siamo preoccupati perché nel settore turistico e alberghiero ci sarà una moria di posti di lavoro». Così Alberto Irone, segretario generale di Filcams Cgil trevigiana, commenta la difficile vertenza che riguarda 9 lavoratori. Due settimane fa il tentativo di mediazione con i sindacati purtroppo andato a vuoto. La decisione è quella di chiudere, ponendo contestualmente fine ai rapporti di lavoro dai primi giorni di luglio.
IL RACCONTO
«Non c'è stata la possibilità di un confronto con la proprietà, che non si è neppure assunta la responsabilità di riportare direttamente ai dipendenti tale decisione afferma Irone così tempestiva e irragionevole. La situazione generale delle strutture recettive trevigiane è grave per tutti, ma non ci sono le ragioni per procedere a un'immediata cessazione dell'attività dell'hotel senza nemmeno verificare l'opportunità di proseguire l'attività lavorativa o cercare investitori». Irone ricostruisce gli ultimi difficili mesi. «I 9 dipendenti di Ca' del Galletto hanno goduto del Fis per 18 settimane e dobbiamo garantire anche l'utilizzo di un ulteriore periodo di quattro settimane di ammortizzatore sociale, nella fattispecie la cassa integrazione in deroga, per avviare un confronto con il Sindacato a tutela dei lavoratori. Un tempo sottolinea Irone inoltre utile a verificare la possibilità di identificare un compratore o un manager con le competenze necessarie a rilanciare lo storico albergo».
L'APPELLO
Ora la Cgil chiede un supporto da parte della città e dell'associazione albergatori per cercare una soluzione soprattutto per i dipendenti pluriennali (la maggior parte) che oggi vedono profilarsi un futuro davvero fosco. «Facciamo appello alle istituzioni locali e alle associazioni di categoria, agli albergatori conclude Irone , perché si attivino nel trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e mantenga viva la struttura recettiva di via Santa Bona Vecchia». Ma la preoccupazione del sindacato va a tutti i lavoratori del settore turistico. «Urgono soluzioni importanti. Si sono spostati capitali e posti di lavoro sul turismo senza reali proiezioni. E oggi ci troviamo con un'offerta sovradimensionata rispetto alla domanda. Ma a pagare non devo essere sempre i lavoratori». (el.fi.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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