IL CASO
VILLORBA Colpi di pistola, almeno tre, esplosi a tarda notte contro il

Sabato 15 Giugno 2019
IL CASO VILLORBA Colpi di pistola, almeno tre, esplosi a tarda notte contro il
IL CASO
VILLORBA Colpi di pistola, almeno tre, esplosi a tarda notte contro il camper di due nomadi, marito e moglie, con quest'ultima che è rimasta ferita in modo non grave ad una gamba, probabilmente per una pura casualità. Forse doveva o voleva essere un semplice avvertimento, una minaccia, più che un vero e proprio regolamento di conti. Non sono ancora del tutto chiari i contorni dell'episodio avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Villorba, in un terreno privato tra viale IV novembre e via Rocchette. Le pistolettate sono state esplose, poco dopo l'1.15, da un'auto in transito poi ripartita sgommando. Tra i vari mezzi presenti nel terreno i colpi hanno raggiunto il camper della coppia, quasi certamente non un bersaglio casuale.
CORSA IN OSPEDALE
A restare ferita è stata la donna, una 49enne di origini bergamasche: era all'interno del veicolo quando improvvisamente è stata colpita ad una gamba da uno dei proiettili. Il marito, un 47enne, vista la gravità della situazione ha fatto subito salire la moglie a bordo di un'auto per accompagnarla verso il pronto soccorso del Ca' Foncello. Un'ambulanza del Suem 118, allertata per tempo, ha intercettato il mezzo nei pressi dell'Ippodromo Sant'Artemio e ha prestato le prime cure alla 49enne. L'ambulanza, scortata in ospedale da una volante della Questura, che aveva incrociato il mezzo del Suem a Santa Maria del Rovere - ha poi raggiungo il pronto soccorso. La donna, non in pericolo di vita ma ancora molto scossa, si trova attualmente ricoverata.
L'ALLARME
A lanciare l'allarme a polizia e carabinieri sono stati alcuni residenti della zona in cui è avvenuto l'agguato: in molti hanno sentito distintamente tre spari e un'auto sgommare via. Volanti della questura e gazzelle dell'Arma hanno subito diramato le ricerche: dopo aver intercettato l'ambulanza, un'altra pattuglia ha raggiunto l'area della sparatoria per i primi rilievi del caso. La donna viveva all'interno di un camper posteggiato in un'area privata, con il marito. I due dormivano e sono stati risvegliati da alcuni rumori: inizialmente non avevano neppure capito che si trattava di colpi di pistola. Hanno realizzato quanto era avvenuto quando la moglie ha iniziato ad accusare un dolore ad una gamba ed ha scoperto di essere stata colpita da un proiettile. Illesi gli altri occupanti di un'altra roulotte, tra cui il figlio 20enne della donna e un altro uomo. Sull'episodio indaga ora la squadra mobile di Treviso. La polizia scientifica ha recuperato alcuni bossoli e altro materiale utile alle indagini. Saranno inoltre acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti, a caccia di indizi utili per arrivare agli autori di questo grave episodio. Si scava inoltre nel recente passato degli occupanti del campo nomadi, quasi tutti pregiudicati, per accertare quali siano state le motivazioni che abbiano armato la mano degli autori di questo agguato che solo per una causalità non ha avuto conseguenze tragiche.
Nicola Cendron
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