IL CASO
TREVISO Un boato in chiesa poco prima della messa delle 18. Poi la scoperta:

Mercoledì 21 Agosto 2019
IL CASO
TREVISO Un boato in chiesa poco prima della messa delle 18. Poi la scoperta: nel bel mezzo dell'edificio si era aperta una crepa seguita da una gobba di quasi sei metri di lunghezza. Fortunatamente si trattava di un problema del tutto superficiale. Le piastrelle del pavimento della chiesa di San Bartolomeo, parrocchia alle porte di Treviso, nella parte centrale della navata, spingendo l'una contro l'altra, si sono alzate di alcuni centimetri, costringendo il parroco, don Ado Sartor, a chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. Il timore era che si trattasse di un danno strutturale, di natura statica. Così non era. «Sembra che il cedimento sia dovuto alla dilatazione delle piastrelle per colpa del caldo e dell'assenza di giunti: di fatto il pavimento era stato posato, al tempo, senza la creazioni di comparti - spiega il parroco -, e le mattonelle, spingendo l'una contro l'altra, alla fine hanno ceduto nella parte centrale». Ieri mattina di fronte all'altare c'era un solco che si allungava per oltre sei metri verso i banconi, al centro della chiesa. Tanto che i vigili del fuoco, in attesa dell'intervento degli ingegneri, hanno dovuto dichiarare inagibile l'edificio sacro.
L'ALLARME
Lunedì pomeriggio non c'era ancora nessuno quando il pavimento si è sollevato in un sol colpo. «Ero stato in chiesa poco prima - racconta don Ado -, e quando sono tornato, per preparare la funzione delle 18, ho trovato le piastrelle per aria. Mi sono subito preoccupato: temevo si trattasse di un'infiltrazione d'acqua, e ho chiamato i vigili del fuoco». I pompieri hanno effettuato un lungo sopralluogo e l'area è stata interdetta con i banchi della chiesa. Ma in via precauzionale, è stato deciso di procedere con la dichiarazione di inagibilità della struttura, sulla quale dovranno pronunciarsi nelle prossime ore tecnici ed ingegneri incaricati dalla Diocesi di Treviso.
I DISAGI
L'incidente non ci voleva proprio, specie in questo periodo. La parrocchia si sta infatti preparando a una serie di festeggiamenti. Sabato è in calendario, proprio all'interno della chiesa, il concerto del maestro d'organo Massimo Pinarello in occasione della festa di San Bartolomeo. Il 15 settembre verranno inoltre celebrati i 25 anni di funzione del sagrestano, Argeo Lorenzon. E, come se non bastasse, la comunità si prepara anche a salutare don Ado Sartor, che dopo 31 anni di servizio a San Bartolomeo si trasferirà in un'altra parrocchia. «Ma c'è il tempo di rimettere tutto a posto - assicura il prelato, che al momento ha deciso di non posticipare i festeggiamenti del patrono -. Probabilmente solo l'area centrale della chiesa rimarrà interdetta, ma c'è tutto lo spazio per ospitare fedeli e spettatori. Certo bisognerà affrontare la spesa per rimettere a posto pavimento e piastrelle, e inserire i giunti che mancano. Speriamo che i costi non siano troppo alti, perchè il denaro, preferiremmo destinarlo alle opere di bene e a chi ha bisogno».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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