IL CASO
TREVISO Sono stati individuati i vandali che lo scorso 11 luglio, per

Sabato 27 Novembre 2021
IL CASO TREVISO Sono stati individuati i vandali che lo scorso 11 luglio, per
IL CASO
TREVISO Sono stati individuati i vandali che lo scorso 11 luglio, per festeggiare la vittoria dell'Italia agli Europei, avevano preso di mira un veicolo (insieme ad alcuni bidoni) in sosta in via Manin danneggiandolo seriamente. Dopo una serie di indagini, il Nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia locale ha chiuso le indagini individuando i responsabili dei danneggiamenti. Si tratta di tre minorenni ed un maggiorenne, tutti denunciati per danneggiamento aggravato (reato che prevede da 1 a 5 anni di reclusione): un 15enne residente a Treviso, un 17enne di Ponzano, un 16enne residente a San Biagio e un 24enne di Preganziol oltre ad un 24enne di Treviso, quest'ultimo denunciato per favoreggiamento.
L'ANALISI
«Le indagini, partite dalle immagini della videosorveglianza, sono state lunghe e complesse a causa dei volti coperti dei soggetti», spiega il comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. «Grazie all'analisi di centinaia di filmati delle telecamere posizionate in varie parti della città, ai controlli su decine di profili - alcuni anche falsi - presenti su Facebook ed Instagram e all'assunzione di informazioni da una ventina di testimoni, è stato possibile stringere il cerchio intorno ai responsabili». La ricerca non è stata semplice. Gli atti vandalici erano stati compiuti nella serata della festa, dell'euforia a tratti eccessiva. E infatti qualcuno si è fatto prendere la mano: «All'indomani dei fatti - ricorda il sindaco Mario Conte - era stato fatto un appello a costituirsi anche per permettere ai soggetti di alleggerire le conseguenze penali delle proprie azioni. Il risultato? Nessuna risposta. Ora i responsabili dovranno risarcire il proprietario della vettura per i danni subiti». Poi il monito: «Chi sfascia, rompe, imbratta pensando di passarla liscia si sbaglia di grosso. Come ho detto in più occasioni, a Treviso, e penso nemmeno in altre città, queste persone non sono benvenute».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci