IL CASO
TREVISO La Provincia chiude il bilancio grazie a un contributo straordinario

Martedì 17 Ottobre 2017
IL CASO
TREVISO La Provincia chiude il bilancio grazie a un contributo straordinario da circa 2,3 milioni di euro arrivato da Roma per gli enti in pre-dissesto economico. Suona quasi come una beffa per l'ente guidato dal presidente leghista Stefano Marcon: «Ma non è Roma che ci salva. La verità è che è stata proprio Roma a ucciderci mette in chiaro il numero uno del Sant'Artemio se non ci fosse stata la sconsiderata riforma della Province, con annessi tagli su tagli, noi non avremmo avuto proprio alcun problema».
SI VIVE ALLA GIORNATA
Invece bisogna vivere alla giornata. Nonostante sia ottobre inoltrato, il bilancio che verrà discusso oggi in consiglio, dopo il passaggio davanti all'assemblea dei sindaci, è quello di previsione per quest'anno. Il contributo statale copre il 70 per cento dell'ammanco. Mentre il restante 30 per cento è coperto dalla previsione di un aumento delle entrate attraverso le aliquote Rc Auto e Itp, sulla scia del trend nazionale. Il contributo straordinario, quindi, fa sì tornare i conti. Ma niente di più: «Di fatto non c'è la possibilità di programmare nulla sottolinea Marcon non c'è alcun margine per programmare degli interventi per quanto riguarda le strade e le scuole, ad esempio. Al momento si sta in piedi. Si sopravvive. Niente altro».
Basti pensare che non sono ancora arrivati nemmeno gli 11,6 milioni di euro che lo scorso agosto il governo aveva assegnato a Treviso per sistemare gli edifici scolastici. La prima campanella dell'anno è risuonata oltre un mese fa. Ma manca ancora il decreto. La Provincia era pronta ad approvare il bilancio di previsione già tre mesi fa. In luglio il Sant'Artemio puntava tutto sull'arrivo dei soldi legati alla vendita della Prefettura: circa 3,3 milioni relativi a una polizza fidejussoria che dovevano liberarsi nel momento in cui il Comune di Treviso dava il via libera alla cessione del palazzo. Ma i tempi non si incastrarono. Marcon fu costretto a revocare la proposta di bilancio. Seguì uno scambio di accuse al vetriolo con Ca' Sugana. Adesso i conti del Sant'Artemio sono a posto, almeno sulla carta. Resta da capire come si farà l'anno prossimo, che ormai è alle porte. Senza un intervento radicale, il futuro della Provincia resta più nebuloso che mai.
Mauro Favaro

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